Verso l’alt(r)o, la meditazione della settimana: l’amore basta all’amore

Quando l’amore vi chiama seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgono, affidatevi a lui. Anche se la sua lama nascosta tra le piume potrebbe ferirvi. E quando vi parla, abbiate fiducia in lui. Anche se la sua voce può infrangere i vostri sogni come il vento del nord devasta un giardino. Perché l’amore come vi incorona, allo stesso modo può crocifiggervi. E come vi fa fiorire, allo stesso modo vi recide. Allo stesso modo in cui ascende alle vostre sommità e accarezza i vostri rami più teneri che fremono nel sole, così può scendere fino alle vostre radici e scuoterle fin dove si aggrappano alla terra.
Come covoni di grano vi raccoglie intorno a sé.
Vi batte fino a spogliarvi.
Vi setaccia per liberarvi dai vostri gusci.
Vi macina fino a ridurvi in farina.
Vi impasta rendendovi malleabili.
Poi vi affida alla sua sacra fiamma, per rendervi pane sacro per il sacro banchetto di Dio.
Tutto questo vi farà l’amore perché conosciate i segreti del vostro cuore, e perché in quella conoscenza diveniate un frammento del cuore della vita.
Ma se nella vostra paura dell’amore cercherete solo il piacere e la pace, allora meglio farete a coprire la vostra nudità e ad abbandonare l’aia dell’amore per il mondo senza stagioni dove potrete ridere, ma non tutte le vostre risate, e piangere, ma non tutte le vostre lacrime.
L’amore non dà nulla se non se stesso, e non prende che da se stesso.
L’amore non possiede, né può essere posseduto. Perché l’amore basta all’amore. 

Kahil Gibran, Il Profeta

Fin da piccoli sentiamo parlare dell’amore: c’è l’amore per il prossimo, l’amore per la vita, l’amore fraterno, l’amore per Dio, l’amore per il proprio marito o la propria moglie, l’amore di una madre o di un padre per i propri figli, l’amore dei nonni, l’amore disinteressato, etc. Da sempre sappiamo che dobbiamo mettere l’amore al primo posto, elevarlo all’ennesima potenza e renderlo carburante della nostra vita, renderlo il senso di ogni cosa. Lo sappiamo grazie alla nostra famiglia, ai film, ai libri, all’esempio di Gesù Cristo, alla vita stessa, eppure a volte sembra solo una cosa astratta, come a dire ‘sì, tutto bello e vero, ma la realtà è diversa’.

Oggi ho 25 anni e sento un forte desiderio dentro di me: costruire una famiglia con la persona che amo, costruire una casa, dare vita ad altre vite. E nel realizzare tutto questo mi rendo sempre più conto che per tutta la vita ho cercato di fare dell’amore il centro della mia vita: dal volontariato, alle scelte lavorative, al modo di vivere e di essere. Tuttavia, proprio nella decisione di dar vita ad una casa d’amore, mi sorgono dei dubbi: può davvero l’amore dare la forza di superare le difficoltà, gli abissi, i punti più bassi? Può davvero l’amore mostrare la luce dove si vede solo buio? Può davvero l’amore bastare per farti essere casa per altre vite?

La poesia di Gibran risponde pienamente a tutte le mie domande.  L’amore, che sia per un uomo, una donna, un figlio, un nonno, una persona in cerca di aiuto, per Dio, chiunque insomma, basta all’amore.

Sì, l’amore basta all’amore.