Nembro, il nuovo gioco da tavolo è «Fraternopoly»: vince chi condivide di più

Dall’enciclica del Papa ad un gioco da tavolo. L’oratorio di Nembro ha voluto mettere al centro della Quaresima il tema della fraternità e prova a raggiungere i più piccoli con una versione rivisitata del tradizionale Monopoly. La nuova sospensione delle attività in presenza non ferma la voglia di giocare dei ragazzi, che nelle proprie famiglie potranno divertirsi con Fraternopoly, un gioco che permetterà di spaziare il proprio sguardo sulle culture del mondo intero e di coltivare il valore della fraternità. 

Come spiega don Matteo Cella, direttore dell’oratorio di Nembro, due sono le riflessioni alla base di questa iniziativa. “Abbiamo pensato, già nei mesi scorsi, che sarebbe stato bello durante questa quaresima valorizzare il messaggio dell’enciclica ‘Fratelli tutti’. È importante riscoprire il tema della fraternità in questo periodo: le distanze ci stanno pesando, lavoriamo su solidarietà e fraternità. Ancora, non avendo la certezza di poter fare grandi attività in presenza, vista l’incertezza e i cambiamenti continui, ci siamo detti: inventiamo una modalità che sia fattibile a prescindere, che sia anche felice, doni un po’ di positività. Così abbiamo pensato ad un gioco in scatola: lo porti a casa, giochi in famiglia o con gli amici, ti resta e lo tiri fuori quando vuoi. Ma nel gioco, ovviamente, puoi dire anche messaggi seri”.

Lo spunto di partenza è il celebre Monopoly. “Abbiamo preso spunto da questo, che è il trionfo del capitalismo, ribaltandone però la logica: non vince chi più accumula, ma chi più condivide. L’obiettivo è fare scambi che sostengano l’amicizia fra i popoli”. 

I giocatori possono arrivare fino a cinque, uno per ogni continente. “Il segnaposto riproduce i tratti somatici e l’abbigliamento tipico delle popolazioni dei diversi continenti. C’è un tabellone identico a quello del Monopoli, lo scopo è arrivare nelle caselle degli altri continenti, stringere amicizia e guadagnare il gettone dell’amicizia. Tutto il percorso, a partire dalla casella del via ‘Apri il cuore’, è fatto di situazioni ipotetiche, che rappresentano quello che accade nei continenti. I giocatori possono giocare le carte che rappresentano le risorse, come arte e cultura, cibo, medicina, mezzi di trasporto, forza lavoro e tecnologia. In ogni situazione viene chiesto di mettere a disposizione una di queste risorse in base alle necessità e c’è anche la possibilità di contrattare”.

Tra gli obiettivi c’è infatti anche l’educazione al problem solving. “Se non ho la risorsa richiesta, posso proporre una soluzione alternativa: è un invito a cercare soluzione creative, a mettere in gioco un’interazione collaborativa e propositiva”. La logica che sta dietro le relazioni che avvengono nel gioco, infatti, non è quella dell’aiuto che viene donato dall’alto al basso, bensì quella dello scambio e della condivisione. “Ognuno è portatore di risorse, può aiutare gli altri e ognuno allo stesso tempo riceve dagli altri. Non arriverai mai alla fine se non si crea questo scambio. C’è un organismo internazionale, la banca etica mondiale, che è proprio la centrale dello scambio. Poi ci sono imprevisti come in tutti i giochi: 36 situazioni che raccontano luoghi o fatti del mondo interessanti o problematici. Anche questo vuole essere un modo per far conoscere notizie interessanti del mondo”.

L’oratorio di Nembro ha prodotto 600 copie del gioco. Una di queste verrà spedita direttamente in Vaticano. In attesa di capire se anche qualche altro oratorio vorrà utilizzarlo, in questi giorni, grazie all’aiuto degli adolescenti, il gioco sta arrivando nelle case di tutti i bambini di Nembro, sino alla terza media. “Distribuiamo un pacco gioco con le carte risorse, le carte imprevisto, il tabellone, i gettoni dell’amicizia, i segnaposto e il dado. Come già avvenuto con le sculture in argilla costruite in avvento, proponiamo ai ragazzi un’attività concreta, pratica: anche se a distanza ritroviamo la materialità, la bellezza dell’azione pratica, oltre il virtuale. La comprensione delle situazioni e la contrattazione è più una cosa da grandi, ma il sogno è che i ragazzi un po’ più grandi trovando nomi e riferimenti abbiano lo stimolo per andare a informarsi”. 

La riflessione che parte dall’enciclica Fratelli tutti sta guidando l’intero cammino quaresimale dell’oratorio di Nembro. “Il percorso degli adolescenti affronta attività ispirate alla parabola del samaritano, commentata dal Papa nell’enciclica, con temi come il pregiudizio, l’indifferenza, la capacità di risolvere problemi. Così anche per il momento di preghiera per i pre-ado, che parte da storie della Bibbia che parlano di fraternità”.

Tanti modi per scoprirsi e riscoprirsi fratelli. E adesso anche il gioco Fraternopoly.