«Odissea – Un viaggio senza meta»: mostra online con Fondazione Creberg

Il dolore del re di Giuseppe Albergoni

«Il vero viaggio di scoperta non consiste nello scoprire nuove terre, ma nell’avere occhi nuovi». Con queste parole dello scrittore Marcel Proust, la Fondazione Credito Bergamasco è tornata online, presentando la nuova mostra virtuale: «Odissea – Un viaggio senza meta».

Un grande omaggio della grande opera di Omero attraverso un filmato della durata di trentacinque minuti «che ha richiesto, precisa Angelo Piazzoli, Presidente di Fondazione Creberg, due mesi e mezzo di lavorazione»; questo video è stato realizzato con la collaborazione di Enzo Noris, la Società Dante Alighieri di Bergamo, l’organizzazione di Manuela Belotti e Sara Carboni di Fondazione Creberg e l’elaborazione grafica di Eleonora Valtolina.

Un percorso virtuale in cui i visitatori a distanza potranno riscoprire le vicende e gli innumerevoli personaggi del poema omerico grazie alla lettura di alcuni dei canti, narrati dall’attrice Giulia Manzini, alle musiche composte ed eseguite da Alessandro Fabiani, musicista bergamasco di rilievo internazionale e soprattutto ai suggestivi dipinti del maestro Giuseppe Albergoni.

Sono venti i quadri esposti in questo docufilm e sono caratterizzati da una pittura informale che, rispetto all’arte figurativa, spiega il presidente Piazzoli «non tutti percepiscono immediatamente: ogni dipinto, ogni piano, ogni spazio è una trasfigurazione di quello che l’artista ha evocato dal testo omerico che con la fantasia si può immaginare».

Al tempo stesso, sono predominanti, in questi dipinti di Albergoni, le ortogonalità e il sapiente uso di materiali differenti che lasciano spazio alla sperimentazione. Precisa la curatrice della mostra Selene Carboni: «superfici sovrapposte, collage, texture inusuali, macchie di colore che evocano, in modo semplice ma cristallino, un avvenimento o un luogo scelto intenzionalmente dall’artista. La semplificazione nella resa della complessità dell’opera originale è volta ad aiutare il fruitore nella metabolizzazione delle sue diverse sfaccettature. Semplificare significa scomporre ciò che è difficile e le opere di Albergoni comunicano molto di più di quello che l’immagine descrive a livello cognitivo. La lettura si fa simbolica e si compie il trasporto di significato necessario a passare da una forma d’arte ad un’altra, dalla pittura alla poesia».

La mostra virtuale «Odissea – Un viaggio senza meta» è accessibile gratuitamente attraverso la newsletter di Fondazione Creberg,  i suoi canali social (Facebook, Instagram, YouTube); sul sito ufficiale della fondazione nella sezione “Eventi virtuali – Mostre virtuali” e come suggerisce il presidente Piazzoli «anche attraverso la propria Smart TV o su Bergamo TV per vedere le immagini in alta definizione, ascoltare le recitazioni di alto profilo e capire il significato della parte omerica e pittorica».

Qui sotto il video della mostra virtuale: