Covid-19, una mostra in memoria delle vittime al Cimitero di Bergamo

Una mostra in memoria delle vittime del Covid all’interno degli spazi del Cimitero Monumentale di Bergamo. Questa l’iniziativa intitolata “Primavera” e inaugurata lo scorso 18 marzo, giorno della memoria delle vittime della pandemia, voluta dal comune di Bergamo. La mostra, visibile fino al prossimo 18 aprile, si compone di scatti fotografici che ritraggono la nostra città deserta, quasi spettrale durante i mesi del lockdown. Ma mentre la città si spopolava, un grande numero di vittime ha popolato il nostro cimitero, protagonista di quei mesi dolorosi in cui abbiamo perso molti dei nostri  cari. Così le immagini immortalate dal fotografo Lorenzo Zelaschi ritraggono scorci della città deserta, ma anche momenti di  grande dolore, a testimonianza di quanto lavoro il nostro personale medico e sanitario stava portando avanti per salvare le persone colpite dal contagio. Un grande rumore nascosto dietro a un innaturale silenzio e alla dimensione spettrale assunta dai luoghi più familiari della nostra città.  in contrapposizione a questo silenzio straniante, un’inedita documentazione fotografica, conservata negli archivi dell’Amministrazione, che il personale del Cimitero Monumentale ha realizzato a testimonianza di quei giorni drammatici. L’assessore ai servizi cimiteriali Giacomo Angeloni ha voluto ringraziare personalmente  tutto il personale dei Servizi Cimiteriali, e i dipendenti comunali che volontariamente hanno lavorato nel cimitero nei giorni dell’emergenza: “Il loro impegno, la loro dedizione sono stati encomiabili. Ringrazio anche Bergamo Onoranze Funebri e Moma Comunicazione che hanno reso possibile la realizzazione di questa mostra, che credo sia davvero significativa, soprattutto in uno spazio solenne e significativo come il nostro Cimitero Monumentale”. La mostra, oltre ad essere testimonianza e ricordo indelebile di quanto avvenuto, vuole essere anche un omaggio a tutti quei sindaci delle altre città che hanno dimostrato sensibilità per Bergamo, accogliendo i nostri defunti durante la pandemia, ovvero i primi cittadini delle città di Bologna, Modena, Varese, Serravalle Scrivia, Ferrara, Copparo, Gemona del Friuli, Cervignano del Friuli, Cinisello Balsamo, Novara, Padova, Firenze, Trecate, Vicenza e Verona.