Festival Orlando: otto film online su identità e differenze

Anche Festival Orlando partecipa all’iniziativa “Taglio Lungo”, la rassegna online di lungometraggi che unisce i Festival Lgbtq italiani in un viaggio nel cinema, dedicato alle tematiche di genere, identità e orientamento sessuale. L’evento avrà luogo in streaming sulla piattaforma  MyMovies dall’1 al 4 di aprile a partire dalle ore 20. Sulla piattaforma saranno ospitati i migliori 8 film a tema proposti nel 2020, selezionati dalle nove realtà organizzatrici dell’evento Taglio Lungo, che costituiscono il Coordinamento dei Festival di Cinema Lgbtq. I titoli selezionati saranno Alice Junior di Gil Baroni (Brasile); All we’ve got di Alexis Clements (Stati Uniti); Fin de siglo di Lucio Castro (Argentina); Il caso Braibanti di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese (Italia); Margen de error di Liliana Paolinelli (Argentina); Meu nome é Bagdá di Caru Alves de Souza (Brasile); Ne croyez surtout pas que je hurle di Frank Beauvais (Francia); Saint Narcisse di Bruce LaBruce (Canada). In ognuna di queste storie verranno affrontati i temi di incontro e separazione, di scoperta e cambiamento, di memoria politica, storica e familiare. Solidarietà e amicizia sono ad esempio i valori che muovono i due personaggi protagonisti di Alice Junior e Meu nome é Bagdá, che combattendo discriminazioni e violenza riescono a trovare un proprio posto nel mondo. O ancora il tema dell’amore è quello dominante nel film Ne croyez surtout pas que je hurle, storia di un amore perduto che si fa racconto intimistico. Il tema della memoria attraversa invece i due lungometraggi Saint Narcisse, di Bruce LaBruce, e All we’ve got, sul tema della differenza legata all’orientamento sessuale. Come hanno infine dichiarato gli organizzatori di Taglio Lungo: “La scelta di mettersi in rete nasce dal bisogno di confrontarci in maniera responsabile sui cambiamenti culturali e sociali generati in questi anni, anche attraverso le attività dei nostri festival. Stiamo assistendo a una rapida e profonda trasformazione delle modalità di produzione e fruizione del cinema e delle forme di aggregazione delle comunità, oltre ad una maggiore diffusione di pratiche di attivismo politico, sociale e culturale”.