La colomba Sofia e la gallina Ofelia. Una storia d’amicizia in origami

Abbiamo scoperto la colomba Sofia e la gallina Ofelia durante una visita alla fattoria didattica La Merletta di Villa d’Almè: Johnny Scolari ci ha raccontato la loro storia e noi l’abbiamo reinventata a modo nostro, aggiungendo un po’ di origami per giocare insieme in famiglia e augurarvi Buona Pasqua in modo un po’ speciale, con una fiaba in cui la fragilità si trasforma in un punto di forza e l’amicizia spinge a prendersi cura uno dell’altro superando tutti gli ostacoli, come a volte accade anche nella vita. Una storia in cui la rinascita avviene in tanti modi. La foto, in cui si vedono proprio Sofia e Ofelia, protagoniste della storia, è di Giovanni Diffidenti, abbiamo cercato sul web alcuni tutorial per gli origami.

Sofia è una colomba bianca, con le piume splendenti. Ha le ali soffici e leggere. Quando vola è come se disegnasse nell’aria una traccia di stelle, e tutti gli animali della fattoria si voltano a guardarla.

Prendo un foglio bianco come la neve, vorrei piegarlo con attenzione, mi si impigliano un po’ le dita, ma alla fine ecco: ho trovato la colomba Sofia.

Con le sue ali bianche come il latte, Sofia plana sul prato, fino ai margini del frutteto. È primavera, i ciliegi sono in fiore, profumano di buono. Sofia li osserva con i suoi occhi gentili, li saluta, si posa sui rami ad ascoltare il vento. Poi torna indietro e si posa sul tetto della fattoria, come fa ogni giorno, sempre nello stesso punto. Le piace dormicchiare al sole. Ed è lì che un pomeriggio ha incontrato la gallina Ofelia.

Un foglio dipinto con le matite colorate, giallo, arancione, marrone: i colori del sole e delle foglie d’autunno. Qualche volteggio con le dita, e si riesce a fare un piccolo incantesimo: ancora una piega, e sembra quasi di veder zampettare la gallina.

Ofelia non è come tutte le altre: ha un’andatura un po’ incerta, perché ha una zampa più corta dell’altra. Johnny il fattore la chiama “la gallina zoppa” ma lo fa con affetto, perché le vuole bene. Questo difetto la rende un po’ speciale. Si vede subito che è lei, Ofelia, con il suo verso un po’ sgraziato e il corpo inclinato. Nessuna è come lei.

Le altre galline la tengono un po’ a distanza, e lei si sente sola. Se ne accorge la colomba Sofia, la segue con i suoi occhi gentili. E un giorno le si avvicina e le chiede: “Come va?”

“Bene” le risponde Ofelia, un po’ sorpresa che una creatura così bella si interessi a lei, che nel pollaio è un’emarginata, come il “brutto anatroccolo” della famosa fiaba.

Ofelia e Sofia diventano amiche. Si salutano al mattino, poi ognuna si occupa delle sue faccende, ma poi mangiano insieme, e se Ofelia fa fatica a spostarsi, Sofia le porta nel becco qualche granello di mais, come gesto di gentilezza. Le altre galline sono un po’ gelose, perché nessuna ha un’amica come Sofia, e poi sono incuriosite: “Che cosa avrà mai di speciale Ofelia?”. Si chiedono se forse hanno sbagliato a lasciarla da parte.

Così si avvicinano alla gallina e scoprono che ha davvero una dote speciale: è capace di raccontare bellissime storie. Sofia passerebbe ore ad ascoltarla. Le si posa accanto, sulla staccionata del pollaio, e resta lì, ogni tanto le fa una domanda con la sua voce flautata.

Arriva il momento di deporre le uova anche per Ofelia, e poi le cova, borbottando, perché fa un po’ fatica, la sua zampetta corta le fa male se rimane ferma troppo a lungo. Sofia decide di aiutarla, continua a portarle il cibo, e poi cova insieme a lei. Le amiche si prendono cura una dell’altra. Ma prima o poi queste uova si schiuderanno? Ci vuole un po’ di pazienza e intanto Ofelia racconta storie, dolcemente, ai pulcini che crescono. È convinta che possano ascoltarle anche mentre sono lì, chiusi dentro i gusci.

A ognuno ha già dato un nome. Le uova sembrano tutte uguali, ma Ofelia è capace di riconoscerle, e pian piano, con pazienza, lo insegna alla sua amica Sofia.

Con un foglio bianco e i colori si possono inventare e ritagliare tante uova, ognuna diversa dall’altra, come quelle che Ofelia e Sofia covano insieme. Le altre galline hanno deciso di unirsi al gruppo: così Ofelia e Sofia scoprono che l’amicizia e la gentilezza sono contagiose.

Arriva la giornata felice. Si sentono degli scricchiolii, nel pollaio, poi i pulcini pigolano piano: le uova si sono schiuse.

Un altro foglio bianco, poche pieghe: i pulcini di Ofelia sono allegri, colorati, rumorosi, e saltellano dappertutto.

Una mattina Ofelia si addormenta, e non si sveglia più. Sofia e le altre galline continuano a chiamarla, a cercarla, ma non c’è niente da fare: non può rispondere. I suoi pulcini pigolano disperati. Sofia, però, ha un’idea: continua a raccontare le sue storie. Così nel pollaio è come se lei ci fosse ancora, e se guardiamo bene, non zoppica nemmeno più, le sue parole corrono e brillano e hanno mille colori diversi.

(Le idee e le istruzioni dettagliate per realizzare colombe, galline, pulcini e uova colorate si possono trovare cliccando sui link).