Don Giuliano Zanchi vicepresidente nazionale dell’Amei (Associazione musei ecclesiastici italiani)

Don Giuliano Zanchi, 54 anni, segretario generale e direttore scientifico della Fondazione Bernareggi, è stato nominato vicepresidente nazionale dell’Amei (Associazione musei ecclesiastici italiani). La nomina, resa ufficiale ieri, è stata effettuata dalla Conferenza episcopale italiana durante i lavori del Consiglio permanente a Roma svoltosi dal 22 e il 24 marzo scorso, ratificando la proposta dell’assemblea dei soci Amei. Rinnovato anche l’intero Consiglio direttivo dell’associazione, che durerà in carica per un quinquennio, con la nomina del nuovo presidente, nella persona di Giovanni Gardini, 50 anni, direttore del Museo diocesano di Faenza-Modigliana.

Accanto ad alcune conferme, fra i nuovi ingressi come vicepresidenti dell’Amei c’è don Giuliano Zanchi, nato il 13 febbraio 1967 a Seriate, ma della parrocchia di Grassobbio. È licenziato in Teologia. Dopo l’ordinazione sacerdotale (12 giugno 1993) è stato vicario interparrocchiale delle due parrocchie di Villongo (1993-98), membro del Consiglio presbiterale diocesano (1997-2002), parroco di Marne (1998-2012), direttore generale del Museo diocesano Adriano Bernareggi (2008-12). Dal 2012 è vicario parrocchiale di Longuelo in città, segretario generale dal 2010 e direttore scientifico della Fondazione Bernareggi dal 2019 e docente in Seminario dal 2019.

Nata nel 1996, l’Amei ha il compito di coordinare e collegare le molte realtà museali ecclesiastiche italiane, grandi e piccole, che hanno superato il centinaio come numero. In pratica, pone in rapporto e dialogo i musei appartenenti a enti ecclesiastici diversi (diocesi, parrocchie, enti, monasteri, ordini religiosi, capitoli Cattedrale, confraternite, Seminari) ma con una missione comune, cioè documentare «visibilmente il percorso fatto lungo i secoli dalla Chiesa nel culto, nella catechesi, nella cultura e nella carità», come recita la «Lettera circolare sulla funzione pastorale dei musei ecclesiastici» del 2001. In pratica, si riconosce il ruolo strategico dei musei ecclesiastici nella storia, nella cultura e nella religiosità. Fra le attività più recenti, la promozione di una indagine conoscitiva sul numero e la geografia territoriale dei musei ecclesiastici, nonché l’organizzazione di convegni biennali e corsi di formazione e la definizione di linee guida per la gestione museale. L’Amei è composta da soci volontari.