Scuola, studenti di nuovo in classe: «Siate rivoluzionari»

Carissimi studenti delle Superiori e dell’Università,
finalmente lunedì 26 aprile siete ritornati in classe, nelle vostre aule! Per alcuni di voi è stata anche una sorpresa vederle per la prima volta da quando avete terminato la terza media! Vi sarete emozionati come in un primo giorno di scuola.  Effettivamente è stato il primo giorno di scuola dopo tanto tempo, inteso come lezioni seguite e vissute nell’edificio della scuola!

Ma vi chiedo, carissimi studenti, di iniziare una nuova esperienza di scuola. La dad ha messo in luce possibilità e limiti e problematiche di cui si è già parlato molto.

Oggi io vi chiedo di essere “rivoluzionari” nel senso di girare la prospettiva del mondo scuola.

Rientrate a scuola e, quasi sicuramente, sarete riempiti di regole per la salute pubblica (tra mascherine, distanziamenti, gel igienizzanti  e accessi regolamentati) e già questo vi starà stretto.

Ma ahimè, quasi sicuramente, sarete anche riempiti di date e orari, da segnare sui vostri diari o cellulari, delle ultimissime verifiche, prove, test, interrogazioni  per l’ammissione al prossimo anno o addirittura per la maturità,  e questo vi farà ripiombare al 2019!

Carissimi studenti rifiutatevi! Chiedete ai vostri docenti di classe, in ciascuna classe senza clamore o manifestazione, di leggere insieme testi di letteratura o poesia e commentarli insieme e farli entrare nella vostra storia, nelle vostre preoccupazioni nei vostri dubbi. Chiedete di leggere i dati dei contagi e dei recovery economici e farne insieme un’analisti matematica per coglierne la vera portata. Chiedete ai vostri docenti di farvi ritornare a vivere! Di farvi riprendere corpo, cervello e anima che per quasi più di un anno avete abbandonato volenti o nolenti. Chiedete ai vostri prof di essere nuovi! Rivedersi, riallacciare le amicizie, toccarsi con le nocche delle dita, alzare la mano per salutare, strizzare l’occhio alla fidanzata o presunta tale…questi sono i primissimi motivi per cui avete voglia di tornare a scuola. Ecco da questi elementi di vita, da questi sogni sopiti per troppo tempo ripartiamo a fare scuola!

È solo un mese, maggio, una prova di ripartenza, ma un tempo decisivo perché a settembre prossimo la scuola inizi a cambiare volto. Lo chiedo a voi carissimi studenti perché è vostro il dopo covid, non nostro, della generazione dei cinquantenni e oltre.

Lasciateci  “sporcare” le mani con dpcm, aperture, regolamenti, curve, vaccini, costi, bilanci che, ahimè, ci hanno raffreddato il cuore.

In coscienza scusateci se continuiamo a credere e a farvi credere che lo stiamo facendo per il bene delle future generazioni…Lasciateci questa magra consolazione, ci sembra di essere ancora vivi! Il dopo covid sarà vostro, a voi sarà affidata la “ricostruzione” !

Per questo auspico e spero che il vostro rientro a scuola sia “rivoluzionario” porti desiderio di vita, di condivisione, di relazione, di sogni, di poesia, di filosofia,  di letteratura che accendano i cuori e le menti a vedere il mondo di domani che noi, qui a sporcarci con la pandemia sanitaria ed economica, non vediamo proprio più! Per piacere rientrate a scuola per amarla e viverla da protagonisti…chiedetelo e pretendetelo (con gentilezza sempre)  dai vostri prof.  Ricorderemo il 26 aprile 2021 come una nuova liberazione.

Alberto Signorini
Insegnante di religione

Voi avete bisogno della scuola e noi abbiamo bisogno di voi!