Un libro sulla vita di monsignor Alessandro Assolari, Vescovo missionario per la Chiesa del Malawi

Sono trascorsi sedici anni dalla morte di monsignor Alessandro Assolari, monfortano, vescovo di Mangochi in Malawi dal 1973 al 2004. Per mantenere vive la sua memoria e opera, è fresco di stampa il volume «Alessandro Assolari Vescovo missionario. Per la Chiesa del Malawi» (pp. 125), pubblicato su iniziativa della famiglia, dell’associazione Insieme per il Malawi onlus e dei missionari Monfortani. È stato presentato nei giorni scorsi nella sala consiliare del Comune di Scanzorosciate, alla presenza del sindaco Davide Casati, che ha definito il vescovo Assolari «una figura importante per la nostra comunità».

Il vescovo Assolari nasce il 26 agosto 1928 alla Tribulina di Scanzorosciate. Dopo l’ordinazione sacerdotale (13 marzo 1954) per sei anni è nelle missioni monfortane in Madagascar, proprio quando l’isola africana cammina verso l’indipendenza. In questo contesto, gli europei sono visti con diffidenza. Però, padre Assolari sa calarsi nella realtà locale, dimostrando che il missionario semina soltanto il Vangelo in ogni popolo e nazione. Nel 1960 torna in Italia e tre anni dopo giunge nelle missioni monfortane del Malawi, con l’incarico di aprire una nuova missione a Namwera e poi anche a Fort Johnston, due località dove la minoranza cattolica è immersa in un oceano islamico. La sua azione missionaria fa lievitare il numero dei cattolici, tanto che la Santa Sede, il 29 maggio 1969, costituisce la prefettura apostolica di Fort Johnston, nominandone prefetto padre Assolari.

Il 17 settembre 1973, papa Paolo VI la eleva in diocesi, con sede a Mangochi, nominando vescovo il missionario bergamasco. L’8 dicembre successivo, nella Cattedrale di Bergamo, riceve la consacrazione episcopale. La diocesi contava prima otto parrocchie, i cattolici erano l’8 per cento della popolazione, 2 preti indigeni. Al suo ritiro, padre Assolari lascia ambulatori, centri pastorali, scuole, centri educativi, una cooperativa agricola, un ospedale, quattro Seminari, 50 preti indigeni, 19 parrocchie e altre 6 previste, mentre i cattolici sono il 15% della popolazione». Il 20 novembre 2004 si ritira per raggiunti limiti di età. Muore a Bergamo per il risorgere della malaria il 13 aprile 2005.

Il libro ripercorre l’intera vita del vescovo Assolari con diverse testimonianze, concordi nel dire che in Malawi tutto parla ancora del vescovo Assolari e che la sua memoria è vivissima. Fra le testimonianze anche quella del vicario generale monsignor Davide Pelucchi, che in passato per due volte aveva visitato le missioni di Mangochi. Anche l’efficace apparato fotografico del libro trasmette vita e opere del vescovo Assolari, ma anche lo stile di ogni missionario monfortano.