Il Papa di tutti

Il giorno 11 ottobre si celebra la festa liturgica del beato Giovanni XXIII. È l’ultima celebrazione di Giovanni XXIII come beato perché, dopo il 27 aprile del prossimo anno, papa Giovanni sarà santo. A Sotto il Monte, paese natale di Papa Roncalli si celebrano, in questi giorni, alcuni importanti appuntamenti.

Vedi il programma dal sito della diocesi.

PAPA BERGAMASCO

Ritroviamo, dunque, anche nelle celebrazioni che preparano l’evento del prossimo anno, le dimensioni tipiche del grande Papa bergamasco. Una soprattutto: la sintesi fra dimensioni locali e dimensioni universali del personaggio. Papa Giovanni, è un tratto evidentissimo della sua personalità, è bergamasco, profondamente bergamasco, legatissimo alla sua parrocchia di origine (piccola parrocchia, tutto sommato, allora: Sotto il Monte è diventato famoso dopo Roncalli e con lui, non prima), alla sua diocesi, dove tornava ogni anno, che ha studiato per tutta la vita, con l’interminabile impresa della pubblicazione degli atti della visita pastorale di san Carlo Borromeo a Bergamo. Ha percorso, in lungo e in largo, la diocesi durante le sue vacanze. Quasi tutte le parrocchie di Bergamo conservano una traccia, anche minima, del passaggio di Roncalli: una celebrazione di cresime, una festa popolare, una visita a un prete amico, qualche vecchia foto nell’archivio, una firma sul registro delle messe…

FIGURA UNIVERSALE

Eppure questo Papa così radicato è stato capace di insospettate, straordinarie aperture. Papa universale, di tutti, proprio lui così “bergamasco”: il Papa del Concilio, della Mater et Magistra, della Pacem in Terris, lui che si è impegnato ad arginare il pericolo di una terza guerra mondiale, in occasione della crisi di Cubia. A riprova di una verità semplice: che una identità forte non contrasta con la capacità di aprirsi agli altri e all’altro. Al contrario. Proprio perché era tranquillamente in pace con se stesso e in armonia con il suo mondo di fede, Papa Roncalli poteva dialogare con tutti.