Galileo e Lucilla

A breve distanza dallo spettacolo – applauditissimo – «Ecce Homo» andato in scena a Redona nell’ambito di Teatro dello Spirito Lucilla Giagnoni, una delle più apprezzate «narrattrici» italiane, torna a Bergamo giovedì 28 novembre per «Città invisibili» con lo spettacolo «Lettera a Cristina di Lorena» di Galileo Galilei. Accanto all’attrice ci sarà Marco Bersanelli, docente di Astronomia e Astrofisica all’Università di Milano. Musiche a cura di Paolo Pizzimenti. Appuntamento all’auditorium di piazza della Libertà, lo spettacolo inizia alle 21.

La lettera a Cristina di Lorena è la più famosa delle quattro missive private di Galileo scritte fra il 1612 e il 1615, note come «lettere copernicane». Cristina, madre del Granduca di Toscana, Cosimo II de’ Medici, era una donna attratta dal sapere scientifico. A lei Galileo scrive in difesa del modello eliocentrico e chiarisce come la sua concezione della scienza non fosse in contrasto con i testi biblici. Nell’epistola alla granduchessa Galileo afferma che la Bibbia non può essere chiamata a testimoniare verità di ordine naturale perché il suo scopo non è quello di far conoscere com’è fatta la natura a persone che per la loro semplicità e rozzezza non saprebbero trarre profitto da questo genere di conoscenze, ma quello di indirizzarle verso il bene e verso la salute della loro anima. La Bibbia non deve essere presa alla lettera nel suo modo di rappresentare le cose, né considerata un’autorità al di fuori dell’ambito morale che le compete, poiché solo la scienza possiede gli strumenti («sensate esperienze» e «necessarie dimostrazioni») per valutare i fenomeni della natura. Così attraverso lo sguardo di discipline diverse torna sulla scena, più viva e affascinante che mai, la figura di Galileo.

LA RASSEGNA

È il secondo appuntamento di «Città invisibili», una serie di letture-spettacoli promosse dalla Fondazione Bernareggi con la direzione artistica di Tramite teatro e con il sostegno della Fondazione Banca popolare di Bergamo. Gli spettacoli propongono un dialogo tra il passato e il presente, tra testi più o meno noti della nostra cultura e interpreti contemporanei. Una modalità inedita per riscoprire e approfondire la nostra tradizione culturale. Per dare vita a questo ciclo di letture-spettacoli, è stato chiesto ad artisti e studiosi di presentare, in forma di lettura e di riflessione, alcuni testi importanti per la storia della Cultura occidentale. Ciascuno ha scelto un libro con il quale, in modo diverso, si era già confrontato nella propria ricerca artistica e professionale. Ogni serata vede presenti due protagonisti che si confronteranno attraverso modalità di presentazione diverse: dopo Agostino di Ippona la scorsa settimana e dopo Galileo toccherà nelle prossime settimane a Ignazio da Loyola (il 5 dicembre, con Gabriele Vacis e Laura Curino) ed Erasmo da Rotterdam (Il 9 dicembre, con Marco Baliani e Cristiano Arcelli). Biglietti: interi 7 euro, studenti e lab80 5 euro. Ingresso fino ad esaurimento dei posti.

Ai fan di Lucilla Giagnoni segnaliamo inoltre che va in scena il 30 novembre all’auditorium sala Gamma (via S. Margherita 2) di  Torre Boldone il suo spettacolo «Apocalisse».