L’uomo che cammina

Attesa vuol dire anche silenzio, ascolto: dà un senso speciale a questo tempo il testo «L’uomo che cammina» di Christian Bobin in scena domani sera, sabato 14 dicembre, alle 20,45 al Centro pastorale Giovanni XXIII di Seriate e in replica domenica pomeriggio alle 16. Un momento di meditazione dedicato agli adulti, nel quadro più ampio del laboratorio liturgico che il Centro pastorale propone anche ai ragazzi per l’Avvento. La voce recitante è di Simona Zanini, all’oboe c’è Matteo Donadoni, alla chitarra Alberto Zanini, luci di Aris Quadri. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.

Così scrive Bobin: «Cammina. Senza sosta cammina. Va qui e poi là. Trascorre la propria vita su circa sessanta chilometri di lunghezza, trenta di larghezza. E cammina. Senza sosta. Si direbbe che il riposo gli è vietato.

Quello che si sa di lui lo si deve a un libro. Se avessimo un orecchio un po’ più fine, potremmo fare a meno di quel libro e ricevere notizie di lui ascoltando il canto dei granelli di sabbia, sollevati dai suoi piedi nudi. Nulla si riprende dal suo passaggio e il suo passaggio non conosce fine.

Sono dapprima in quattro a scrivere su di lui. Quando scrivono hanno sessant’anni di ritardo sull’evento del suo passaggio. Noi ne abbiamo molti di più: duemila».

Il testo di Bobin è racchiuso in un libro minuscolo, di pochissime pagine, ma densissimo. Un piccolo tesoro, semplice e allo stesso tempo profondo. «L’uomo che cammina» è Gesù, anche se lo scrittore francese non lo cita mai: ne offre però una lettura poetica e intensa.