Questa sera alle 20,45 all’interno del percorso “Testimoni della forza del limite” al Consultorio familiare Zelinda di Trescore c’è Piera Principe, danzatrice, coreografa e autrice dall’esperienza gestuale. Al centro della serata «La zattera di nessuno – Diario di una danzatrice tra abilità e disabilità». Piera Principe è danzatrice, coreografa e autrice dall’esperienza gestuale. Dopo gli anni di formazione iniziata in Italia si perfeziona a Parigi, New York e Boston. La sua promettente attività di danzatrice si arresta bruscamente nel 1985 a causa di un gravissimo incidente stradale. Dopo due anni di immobilità totale, torna in palcoscenico con una rinnovata forza interiore dedicandosi alla ricerca artistica in particolare al limite-come-diversa-opportunità che traduce in poesie gestuali, installazioni e performances di grande intensità. Ha creato il metodo di danza terapia “La memoria poetica del Corpo” e il laboratorio permanente per viaggiatori abili e disabili: “La Zattera di Nessuno”. Con questo metodo, stupisce tutti i medici e tre anni dopo l’incidente, realizza un assolo che si chiama “Riservato” e vince un premio a Vignale Danza, uno dei più grandi festival di danza nazionale. Dal ‘94, con persone disabili, educatori, formatori, attori e ballerini, ha esplorato il limite come completamento indispensabile della verità del corpo e del suo movimento e quindi aiutando la sua rivelazione, non la negazione. Nel settembre 2013 ha pubblicato il libro-diario “La Zattera di Nessuno. Diario di una danzatrice tra abilità e disabilità” ed. Titivillus. «Partire dal piccolo, dall’imperfezione e dal limite – scrive Piera – vuol dire capovolgere il cannocchiale e sperimentare la nostra realtà, non attraverso i concetti che la ragione fornisce all’uomo per allenarlo alla comprensione, ma dando ascolto alle percezioni permeate di “finitudine” del nostro corpo in vita». Ingresso libero. Per informazioni Consultorio Familiare Zelinda, via Fratelli Calvi, 1 – Trescore Balneario. Tel. 035.4598380, zelinda@consultoriofamiliarebg.it.