#Omelia 2

A Locate, la Messa della domenica mattina è per i bambini. Lo si capisce quando giusto cinque minuti prima delle 11 la prima metà della chiesa si riempie dei bambini che, insieme ai loro educatori, hanno appena finito la catechesi. Don Mauro, il parroco, riesce però a concentrare la loro attenzione su di sé e appena iniziata la celebrazione li invita a ricordarsi che questa domenica si celebra la Giornata delle Vocazioni, proprio perché oggi il Signore, attraverso la liturgia, invita tutti noi a compiere delle scelte.

Per questo, al momento dell’omelia, Don Mauro inizia chiedendo ai bambini: “cos’è la vocazione?”. È la risposta ad una chiamata e ad una volontà, ma per capirlo meglio c’è qualcuno che oggi è stato invitato per parlare ai bambini. È suor Sonia, domenicana di Città Alta, a cui Don Mauro cede la parola e che scende tra i bambini per parlare loro. “La vocazione è una chiamata all’amore”: così esordisce suor Sonia, per poi raccontare una storiella. «Una volta un bambino chiede alla sua mamma: come si fa ad amare? La mamma propone al bambino di prendere un po’ di sabbia in mano e stringere forte il pugno, ecco che la sabbia scivola via. La mamma dice poi al bambino di prendere la sabbia e tenere il palmo aperto: arriva il vento ed essa vola via. Infine la mamma dice al bambino di giungere due mani per prendere la sabbia ed ecco che questa rimane. Con l’amore è così: se si stringe troppo forte scivola via, se si lascia libero se ne va al primo colpo di vento. Perciò bisogna custodirlo con cura e proteggerlo.»

Ma come si fa a custodire l’amore? Suor Sonia sostiene che bisogna usare bene il proprio tempo e chiede ai bambini se qualcuno ha un orologio. Mentre tanti alzano la mano con un piccolo orologio da polso, un chierichetto porta a Suor Sonia un grande cartoncino con il disegno di un orologio. Ma nell’orologio manca qualcosa. “Qualcuno ha delle lancette?” dice Suor Sonia. Due bambine delle classi elementari si alzano e portano due lancette da attaccare. “Le lancette rappresentano la direzione da scegliere: quella lunga è simbolo della relazione con Dio, quella corta della relazione coi fratelli”. Allo stesso modo Suor Sonia chiede ai bambini se qualcuno ha, a questo punto, una batteria e come prima arriva da un bambino: per noi cristiani è la preghiera. Ma ogni tanto la batteria della preghiera si scarica. “Qual è il nostro caricabatteria?”. I bambini rispondono: essere generosi, compiere buone azioni, amare gli amici. C’è un’ultima cosa che manca. È l’ingranaggio, il motore: è Dio, che muove tutta la nostra vita e le dà un senso. Suor Sonia lascia ai bambini questo messaggio: lasciate sempre un posto privilegiato a Dio nel vostro cuore, perché solo Lui ci aiuta a scegliere ciò che è giusto per noi.