Esercizi

Incominciano oggi gli esercizi spirituali dei giovani con il Vescovo: hanno aderito una quarantina di ragazzi delle parrocchie della diocesi tra i 18 e i 20 anni. E’ una proposta coraggiosa quella di vivere il tempo pasquale insieme nel silenzio e nella preghiera. Li seguiamo con il pensiero e vi proponiamo di seguito l’articolo di Michael Longhi pubblicato anche sul sito dell’Upee www.oratoribg.it che introduce l’iniziativa e ne spiega il senso.

Comincio sempre la mia preghiera in silenzio, perché è nel silenzio del cuore che Dio parla. Dio è amico del silenzio: dobbiamo ascoltare Dio perché ciò che conta non è quello che diciamo noi, ma è quello che Egli dice a noi e attraverso di noi. La preghiera alimenta l’anima: essa sta all’anima come il sangue sta al corpo, e porta più vicini a Dio. Dona inoltre un cuore limpido e puro. Un cuore limpido può vedere Dio, può parlare a Dio e può vedere l’amore di Dio negli altri. Quando hai un cuore limpido, vuol dire che sei aperto e onesto con Dio, che non Gli stai nascondendo nulla, e ciò consente a Lui di prendere da te quello che vuole».

(Madre Teresa di Calcutta)

Preghiera in silenzio
Il tempo di Quaresima sta continuando: il nostro cammino verso la Pasqua ci provoca nuovamente a convertire il nostro vivere nell’immagine e nello stile del Vangelo. Sono passati proprio pochi giorni dal momento in cui, nel ricevere le ceneri, abbiamo iniziato questo pellegrinaggio nel deserto quaresimale. L’immagine del deserto tanto si addice a questo cammino. Il deserto è il tempo dell’essenzialità, del digiuno. Lo stiamo vivendo nelle nostre comunità anche accompagnati dalle beatitudini offerte dagli itinerari diocesani. Essenzialità e digiuno ci vengono richiesti per liberare il cuore da quegli eccessi, quel “di più” che ci allontana dalle cose che contano. Solo su questo terreno fertile allora potremo seminare in queste prossime settimane altre due dimensioni fondamentali: il silenzio e la preghiera. Non possono mancare – come ci mostrano le parole forti di Madre Teresa – in questo nostro cammino di conversione.

La preghiera alimenta l’anima
Ecco allora che questo tempo deve essere abitato dal grande desiderio di preghiera. Fatto di fatica, di sforzo, ma dalla necessità forte di farsi abitare dalla parola. “Farsi orecchie” alla bocca del Signore, saziando e alimentando la nostra anima, proprio come fa “il sangue con il corpo”. La premessa del silenzio quindi si pone come necessaria per vivere la preghiera. Un silenzio in primis fisico. Non tanto nel luogo, ma nella cura del tempo che ci dedichiamo. Ciò che viene richiesto in questo momento è la dedizione, è la priorità. Il desiderio di preghiera stesso provoca in noi il silenzio. Il silenzio, infatti, non è vuoto. È il suono della nostra ricerca. Ben sappiamo però che il silenzio non basta. Il rischio ricorrente è infatti quello di un momento di intimismo, o di scialbo individualismo. La preghiera non può essere un tiepido esame di coscienza: è un esodo da noi stessi per aprirci ad un incontro capace di abitarci e cambiarci. Il silenzio che ricerca è quello che richiede la parola di Dio, è quello desideroso di incontrare il Signore.

Più vicini a Dio
Non è facile, certo. Ma qualsiasi cammino non è semplice, quando in palio c’è una posta così grande. Sicuramente non siamo soli se scegliamo realmente di camminare in questa direzione. È il cammino della Quaresima. Che si chiude proprio in un altro cammino, che è quello di Gesù verso la Croce. In quei giorni si apre una possibilità per i giovani 18-20enni della nostra Diocesi. È il consueto appuntamento degli “Esercizi spirituali”: tre giorni nella memoria della Passione di Gesù accompagnati dal vescovo Francesco in  Seminario. Sono giorni in cui si trova un tempo ed uno spazio per accrescere nella preghiera e nel silenzio. Potrebbe davvero essere una grande possibilità per quanti desiderassero coronare il cammino quaresimale in un comune silenzio carico di preghiera: dimensioni consuete, arricchite dalla vita della liturgia e dalle catechesi del Vescovo. Un’opportunità grande per portarci ancora “più vicini a Dio”.

«Fate questo…»
Gli esercizi spirituali si terranno presso il Seminario Vescovile dalle ore 16 del Giovedì Santo (17 aprile) fino alla mattina di Pasqua (ore 8,30 del 20 aprile). Per partecipare è necessario iscriversi entro e non oltre lunedì 14 aprile contattando l’Ufficio Pastorale per l’Età Evolutiva allo 035/278203 oppure scrivendo all’indirizzo mail: upee@curia.bergamo.it. L’invito, grande e sentito, diventa opportunità preziosa per tutti i giovani desiderosi di provare un tempo di silenzio e preghiera nel proprio cammino di fede e di vita.