Catene d’alcol

Bevono in un sol colpo un cocktail, un bicchiere di vino o una bottiglia intera di birra, il tutto davanti alla webcam del proprio computer o filmandosi con il proprio cellulare, per poi “nominare” un amico o conoscente che deve raccogliere la sfida. Si chiama “neknomination”, da “nek”, il nome del collo della bottiglia, ed è l’ultima pericolosa moda che corre tra i giovani.
Un fenomeno che va ad affiancarsi al cosiddetto “binge drinking”, l’abbuffata di ameno cinque cocktail in un lasso di tempo molto breve. Un allarme che interessa anche il nostro territorio: i dati elaborati dall’ultima analisi dell’Asl di Bergamo, che ha sottoposto una serie di questionari agli studenti orobici, mostrano che la fascia più critica per il consumo di alcol sia tra i 15 e i 17 anni, nella quale si passa per i maschi dal 25,6 al 44,2% e per le femmine dal 15,3 al 36,5%.
La percentuale arriva al 37,7% con i 19 anni. I dati statistici mostrano che l’età alla quale si inizia a bere il primo bicchiere si sta abbassando progressivamente: il boom si registra tra i 15 e i 16 anni, con una prevalenza di donne. In generale, con l’età cresce anche il numero di assunzioni. Per quanto riguarda gli studenti bergamaschi, l’89,5%  tra i 15 e i 19 anni ha assunto bevande alcoliche almeno una volta nella vita, l’82,6% una o più volte nel corso degli ultimi dodici mesi e infine il 71,5% lo ha fatto nell’ultimo mese. Proprio per arginare questo fenomeno, a maggio del 2012 è nata l’Associazione Genitori Atena, Associazione di Promozione Sociale iscritta all’albo della Provincia: “Il tutto ha preso il via – spiega la presidente Ambra Finazzi Bergamaschi – in seguito a un’esigenza del territorio ed alla richiesta del Dipartimento delle dipendenze dell’ ASL”. Da qui la necessità di trovare un canale di comunicazione tra scuola, famiglia e studenti, che possa promuovere un’apertura all’ascolto reciproco al fine di creare una corresponsabilità educativa e la relativa creazione dell’Associazione genitori Atena. Accanto al disagio dei giovani, esiste infatti quello delle famiglie, che sentono il bisogno di un forte aiuto per gestire le situazioni di alcolismo e dipendenze dei propri figli. Un sostegno che si concretizza in diverse attività sul territorio, in modo completamente gratuito, che vedono coinvolti in particolar modo proprio i giovani: “Organizziamo corsi di formazione e informazione – continua Finazzi Bergamaschi – per i ragazzi e le loro famiglie, nelle scuole e negli oratori, oltre a gruppi di ascolto e percorsi pensati e guidati da psicologhe e psicoterapeute con una lunga esperienza nel settore. Corsi ed incontri sono gratuiti per l’utente e siamo disponibili per le richieste che ci vengono fatte”. Senza contare i diversi gazebo in cui l’associazione distribuisce gratuitamente etilometri e materiale informativo. “Con il dipartimento delle dipendenze dell’ASL e le istituzioni locali – prosegue Finazzi Bergamaschi –  siamo al tavolo della Prevenzione alle Ludopatie e nei progetti “Notti in sicurezza” e “L’autista designato”, questi ultimi per prevenire gli incidenti e le stragi del sabato sera”. Atena partecipa anche al progetto “Giovani Spiriti”, ormai a termine per questo anno scolastico, che si occupa di prevenzione dell’ uso di alcol e droghe lecite ed illecite, fatto sul biennio delle scuole superiori coinvolgendo docenti, studenti e gli stessi genitori; occupandosi di “Giovani Spiriti Genitori”. Tra le ultime attività organizzate, un flash mob in occasione dell’Alcohol Prevention Day, Giornata mondiale di prevenzione contro la dipendenza da alcol, realizzato dai ragazzi del Liceo Artistico Manzù della città che in jeans, camicia bianca e poesia in tasca si sono mossi sulle note di una famosa canzone del rapper Pitbull e dell’icona pop Christina Aguilera, cantanti provenienti da situazioni di disagio fra violenza, alcol e droga che hanno trovato nella musica una vera e propria ancora di salvezza. Qui di seguito pubblichiamo una poesia realizzata da uno studente in occasione della giornata. Per maggiori informazioni: www.associazionegenitoriatena.it.

 

Anche nelle parrocchie e negli oratori bergamaschi l’alcol è un problema? Qualcuno lo ha affrontato “creativamente” o ha preso iniziative per aprire un dibattito? Scriveteci.

Per approfondire:
Aumentano i comportamenti estremi: chi beve troppo e chi non beve. A rischio anziani e giovani
Sere bruciate con i cocktail nei locali. Ma accanto a chi si “sballa” con la neknomination, una catena dell’alcol, c’è anche un’altra fetta di giovani che sceglie la raknomination: un’altra catena “social” che diffonde i gesti di gentilezza casuali.

 

Il presente
Una poesia scritta da un ragazzo di seconda superiore.

Il presente
Diviene semplice
Accettabile
Perfino godibile
Al ritmo dei bicchieri
Che alzo e poi mi scolo.

L’alcol è solo un farmaco
Contro una malattia irreale.
Giustifica ogni cosa
Tutto Appare migliore.

Affogo la paura
Questa stupida
Fottuta paura
Di essere me stesso.

Sono inadeguato,
lo so.
Allora ricerco
uno scudo liquido,
una difesa inconsapevole
Invulnerabile:
sarò antiproiettile
schermato
da tutti i pensieri
da tutti gli errori.

Il mondo sfuma
Ogni movimento è spaziale
Mentre biascio parole
E precipito

Nei ricordi e
Nelle immagini
Che mi ruotano attorno.
In realtà
Nemmeno mi diverto.

Solo…
Non lo so…
non ci riesco
Cedo alle lusinghe del bicchiere
fino a dimenticare chi sono,
fino a sembrare un altro…

qualcuno capace
di affrontare il mondo intero.
Di  ignorarlo, almeno.
E allora mi butto,
mi scateno e urlo!
Non lo so con chi parlo

Ma poi cado
Nel dubbio
E non capisco dove sono.
Domani
Ricomporrò i pezzi
Della mia anima infranta.

Bevo
Fino a risultare patetico
Dimentico del mondo
E delle regole civili.

Non ho altra via
Un ultimo tentativo
Di stabilire un contatto,
di lanciare un segnale
per diluire il dolore
che mi brucia dentro.

L’alcool è la sola medicina
Contro Una malattia irreale
Che mi porta lontano
A vomitare speranze
Incespicando in quei passi

Che ho mosso nella vita
Alla ricerca di un qualcosa
Che reca solo ferite.
Bevo

Per disinfettarmi l’anima
E poi cado In disparte
Dimenticato da chi
Credevo un amico.