Fai del tuo Cre un’opera d’arte: per questo c’è Abitart

Arriva ABITART. Ecco come la Fondazione Bernareggi si prepara all’estate e ai suoi colori. Come ogni anno, infatti, apre le porte ai CRE e ai MINICRE della diocesi (e non solo!) proponendo una serie di laboratori, allegri e dinamici, dal sapore estivo, dove ingredienti fondamentali sono solo arte, ragazzi e divertimento.

Un doppio appuntamento che si divide tra Patronato S. Vincenzo, dove ospiti saranno i ragazzi tra 7 e 14 anni (dal 18 giugno al 23 luglio), e Museo A. Bernareggi, che vede invece protagonisti i bambini dai 3 ai 6 anni (dal primo al 23 luglio).
10 laboratori per i primi, 3 per i secondi dove protagonista sarà l’arte con tutte le sue potenzialità per rendere il mondo più bello, ospitale e a misura d’uomo. Laboratori pensati appositamente per declinare col linguaggio dell’arte il tema dell’abitare.

I laboratori si svolgono su mezza giornata, il mattino (9.30 – 12.30) o il pomeriggio (14.30 – 17.30), al costo di 5 euro a persona (animatori compresi).
Info e prenotazioni contattando il 335.6753792 o scrivendo a pastorale@fondazionebernareggi.it.
Idee e suggerimenti per rendere più bella l’estate in oratorio anche sul blog http://unartemaestra.wordpress.com e sul profilo fb – Dipartimenti Educativi Museo Bernareggi.

L’ABITARE NELL’ARTE

Aprirsi all’altro, creando un luogo per quanto eccede la propria soggettività, comunicando qualcosa sul mondo a qualcun altro. Coltivare, custodire, prendersi cura del mondo, intervenire nell’ordine della creazione. Come insegna il filosofo Petrosino, nell’agire artistico vi sono già i tratti essenziali dell’abitare umano, e con esso, come bene esprime Marc Rothko, “preferisco trasmettere una visione del mondo che non appartiene totalmente a me stesso”.

E così, partendo da suggerimenti e spunti artistici, ARTE X I CRE vuole aiutare i ragazzi ad indagare le diverse dimensioni dell’abitare, molte delle quali sono spesso trascurate.
Avete mai pensato infatti che la voce possa essere uno dei modi essenziali attraverso cui l’uomo
manifesta la sua presenza nello spazio, espandendosi dal qui dove sta il soggetto al là dove sta il resto del mondo? Oppure ancora che il corpo sia la prima casa dell’uomo, ciò da cui, per forza di cose, si parte per conoscere tutto lo spazio che ci circonda? I Dipartimenti Educativi ci hanno riflettuto e hanno scelto di dedicare due laboratori proprio alle percezioni del corpo e alla vocalità che si muove nello spazio.

Ma non solo. Ci sarà anche modo di riflettere sulla casa, secondo corpo dell’uomo, umanizzata attraverso l’invenzione di spazi e luoghi personali e sicuri (resi effimeri, per contrasto, dal mezzo utilizzato, il gesso!) oppure considerata come luogo provvisorio, alloggio temporaneo, trasportabile e indagata attraverso le potenzialità della tecnica serigrafica (in collaborazione col laboratorio di serigrafia TANTEMANI del Patronato S. Vincenzo).

Ancora ci si potrà allargare a considerare la bellezza del mondo intero, sfondando le pareti delle stanze con affreschi di luce che compongono paesaggi colorati oppure costruendo mega e micro città in un viaggio che ricorda quelli di Gulliver.

LA COLLABORAZIONE CON GLI ARTISTI

Anche quest’anno si ripropone poi la formula che si è dimostrata vincente nelle passate edizioni: la collaborazione con giovani artisti bergamaschi che porteranno la loro arte al Patronato S. Vincenzo per consentire ad ogni ragazzo un contatto diretto e vitale con essa.

Ritorna CLARA LUISELLI, che lo scorso anno ha stupito con le sue creazioni di luce e che per quest’estate ha pensato ad una riflessione intorno alla mutevolezza della realtà: proporrà ai più piccoli di costruire una città di cristallo, dalle molteplici capacità di variazione, grazie a giochi di luce e ombra.

Presente anche STF, stencil artist bergamasca che insegnerà ai preadolescenti la sua tecnica per condurli a riappropriarsi delle immagini, nella loro essenzialità e purezza (leggi qui un’intervista a STF: http://unartemaestra.wordpress.com/2014/05/05/arte-x-i-cre-2014-i-protagonisti/).

Significative anche le opere che 4 artisti stanno creando appositamente per “La città visibile”, una grande installazione che vedrà protagonisti tutti gli oratori passanti per il Patronato e che si completerà di giorno in giorno grazie al contributo di ciascuno. ARIANNA TINULLA, GIOVANNI FORNONI, MARIA FRANCESCA TASSI E CAMILLA MARINONI, daranno il la all’opera collettiva creando le prime cellule abitative di una grande città.