Matrimonio in Val di Scalve: il sì arriva dopo la convivenza

Valle di Scalve: quattro comuni, sette parrocchie, un vicariato. Una realtà piccola, un po’ lontana dai grandi centri urbani, ma anche qui ciò che riguarda il vivere la coppia è cambiato negli ultimi anni. Lo spiega don Francesco Sonzogni, parroco di Vilminore di Scalve e Vicario di Valle. “Ogni anno – spiega – in Valle viene fatto un corso, un cammino cristiano per i ragazzi che vogliono iniziare una vita insieme. Visto che la popolazione della valle non supera i 4.000 abitanti ne viene fatto uno solo all’anno, e mediamente vi partecipano una decina di coppie. Nel corso vengono trattati vari argomenti, amore in senso assoluto e in senso cristiano, aspetti giuridici nel matrimonio, testimonianze di altre coppie. Ma soprattutto si parla e ci si confronta, non solo con noi preti ma anche con alcune coppie guida che si mettono a disposizione dei ragazzi.” Così don Francesco, e gli altri parroci della Valle, hanno modo di incontrare e conoscere meglio le future famiglie scalvine. “Nell’ultimo periodo – continua don Francesco – sono sicuramente aumentate le convivenze: addirittura nell’ultimo corso sulle nove coppie che si sono iscritte e hanno partecipato al cammino, già sei avevano alle spalle un’esperienza di convivenza, alcune anche con dei figli.” E sono diverse le motivazioni per cui, sempre più spesso, viene privilegiata la convivenza. “Io posso dire quanto mi viene detto dai ragazzi. – dice il vicario – Alcuni dicono che non hanno soldi, che hanno già fatto investimenti per, ad esempio, comprare la casa e che preferiscono aspettare qualche tempo prima di fare il grande passo. Altri, in particolare i ragazzi che vivono piuttosto distanti gli uni dagli altri, magari fuori Valle, vogliono semplicemente avvicinarsi, colmare la lontananza, perché arrivano a un punto della relazione in cui vedersi due/tre sere a settimana non basta più. Ma la maggior parte, a questa domanda, risponde che la convivenza è una prova, che solo vivendo insieme nella quotidianità ci si conosce davvero e si capisce se il rapporto può essere stabile e duraturo o se rischia di sfaldarsi dopo poco tempo.” Paura del per sempre? “Più che paura del per sempre – conclude – direi timore di non essere felici insieme, nella quotidianità.”

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