Don Andrea Perico: diventare prete è un sogno che si realizza

Quando gli chiedo qualche aneddoto su don Andrea Perico, uno degli otto nuovi sacerdoti che verranno ordinato sabato in Cattedrale, la risposta di don Raffaele Cuminetti, parroco di Villa d’Almè, è illuminante: “Oddio, non c’è nessun episodio particolare, è molto semplice e umile, in linea con la sua età”. Don Andrea, infatti, è il più giovane del gruppo: compirà 25 anni il giorno di Natale. La conferma delle sue parole arriva dal libro (di ben 52 pagine!) che la comunità del paese gli ha dedicato in vista della festa: attraverso le parole di genitori, fratelli, parenti, amici e sacerdoti, scorre la vita di un ragazzo come tanti, nella quale, però, la fede riveste un ruolo importante fin da giovanissimo. L’ingresso in seminario, infatti, per don Andrea avviene in seconda media, a 12 anni, quando sua sorella Milena ne ha appena 4. L’entusiasmo iniziale, ricorda la mamma Pia, è per “gli ambienti: casette, alberi, giochi, campi da calcio” (è un grande tifoso del Milan), anche se “farsi prete era un sogno che lo attraeva”. A questo punto i genitori decidono di assecondare il desiderio del figlio, senza forzarlo, seguendo le parole di don Giovanni, il parroco di allora, che aveva detto “se son rose, fioriranno” a loro, ancora dubbiosi. Ma il punto di svolta arriva negli anni del liceo, con le esperienze in diverse comunità (tra le quali il Villaggio Gabrieli). Qui, dicono i genitori “capisce che questa è la vita che voleva fare” . Da lì in poi, con l’ingresso in teologia, arriva anche l’esperienza negli oratori. Ora, per augurargli buona fortuna, il suo paese si mobiliterà in tanti modi: un gruppo di fedeli seguirà la cerimonia “da vicino”, con il pullman della parrocchia, tutti gli altri saluteranno Don Andrea al ritorno sul sagrato della chiesa. E domenica sera, dopo la sua prima Messa, una sessantina di loro (di tutte le età, dai ragazzi agli adulti) metteranno in scena, al teatro Serassi, il musical “Il sogno di Giovanni”.