Atleti con una marcia in più: le barriere sono fatte per essere superate

Lo sport è vita. È questo lo slogan di Phb (Polisportiva Bergamasca Onlus), l’associazione sportiva che dal 1982 si occupa di promuovere e proporre, a Bergamo, attività sportive per persone che si trovano in situazione di disabilità. Fondata da sette atleti paraplegici con l’intento di permettere ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e confrontarsi con i propri limiti, Phb dimostra ogni giorno che, attraverso la pratica sportiva,  tutti, e ancor di più le persone che si trovano a vivere in una situazione di disabilità, possono affrontare con maggior serenità e consapevolezza la vita. Dal 2008 sotto la guida del presidente, Maria Clelia Rebussi, eletta per il terzo mandato consecutivo fino al 2016, l’associazione ha proposto molteplici attività: la scherma, la prima delle attività con cui nasce la società, il basket in carrozzina, il tennis tavolo (dove Phb gareggia stabilmente nel campionato Csi), lo sci di fondo, l’handbike, il tiro con l’arco, il tiro a segno, il nuoto e la recentissima vela. E, se permettere a ogni atleta di confrontarsi con i propri limiti di per se è già un successo, a Phb non sono mancati nemmeno i successi nelle competizioni. A partire da quella per eccellenza, che ogni quattro anni mette in mostra il meglio dello sport mondiale, le Paralimpiadi, a cui la Polisportiva ha partecipato con due arcieri: Mario Esposito, che per ben cinque edizioni ha difeso i colori nazionali, e Alberto Simonelli, che ha partecipato alle ultime due edizioni. La nuotatrice di Maria Poiani invece ha partecipato all’edizione di Pechino 2008, e lo sciatore Ermenegildo Arnoldi a Torino 2006. Altri successi sono arrivati dai Mondiali e dagli Europei, sia grazie agli arcieri sia grazie ai nuotatori. Oggi, sicuramente, la disciplina che coinvolge più persone è il nuoto: Phb ha attivato, al Centro Sportivo Italcementi, attività sportiva non agonistica (con il corso di acquaticità che coinvolge circa 60 ragazzi con diverse disabilità e 80 volontari) e attività sportiva agonistica con la squadra HF (atleti con disabilità fisica) e la squadra DIR (atleti con disabilità intellettiva e relazionale).