La leggerezza della Pentecoste

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi (Vedi Atti degli Apostoli 2, 1-11. Per leggere i testi liturgici della solennità di Pentecoste, clicca qui)

La Pentecoste si celebrava cinquanta giorni dopo la Pasqua. Il termine “pentecoste”, infatti, significa: cinquantesimo (giorno); così viene chiamata la festa negli ultimi libri dell’Antico Testamento e nel Nuovo. Negli altri libri dell’Antico Testamento si parla di “festa delle settimane” o “festa delle primizie”; veniva celebrata sette settimane dopo l’inizio della mietitura. Si trattava originariamente di una festività agricola durante la quale si offrivano a Dio le primizie del raccolto in segno di ringraziamento. Successivamente si trasformò in commemorazione dell’alleanza nella quale si celebrava il dono della Torah, della legge santa di Dio. Per la Pentecoste una grande folla accorreva a Gerusalemme.

LA FOLLA DELLA PENTECOSTE

Questo è lo scenario dell’effusione dello Spirito di cui ci parlano gli Atti degli Apostoli. Nazaret, nell’opera di Luca, era stato il punto di partenza della predicazione di Gesù; Gerusalemme è il punto di partenza della predicazione degli Apostoli.

Luca descrive l’effusione dello Spirito con immagini che sono molto simili alla manifestazione di Dio sul Sinai. Allora un roveto ardente diventava “luogo” della manifestazione di Dio: Dio parlava a Mosè e lo mandavaa liberare il suo popolo. Anche qui Dio parla attraverso il fuoco e il vento. «E tutti furono colmati di Spirito Santo», dice il testo. Molti giudei praticanti e molti simpatizzanti si sono recati a Gerusalemme per le festività. Vengono da ogni parte del mondo allora conosciuto. Nonostante le loro differenze e nonostante le loro diverse lingue, tutti capiscono e conoscono il messaggio e la diversità delle loro lingue non costituisce più un ostacolo.

IL BACIO DEL PADRE  AL FIGLIO

La festa della Pentecoste è tra quelle che ci riguardano di più. Se Gesù è vivo per noi è perché l’amore-Spirito ce lo dona. Se Dio stesso non ci è estraneo è perché l’amore-Spirito ci rende familiari suoi. Un mistico medievale, Guglielmo di Saint-Thierry, contempla lo Spirito Santo e vede in lui, anzitutto, l’amore del Padre e del Figlio. Egli è «il loro bene, il loro bacio, il loro abbraccio».

Quando un uomo vive nell’unità con Dio, allora egli si trova come in mezzo all’abbraccio di Padre e Figlio, cioè immerso nello Spirito che è l’abbraccio-bacio del Padre e del Figlio. Allora, dice Guglielmo, l’uomo «merita di diventare per grazia ciò che Dio è per natura».

LO SPIRITO LEGGERO E LA CHIESA PESANTE

Quell’amore continua a essere attivo nella Chiesa. E’ lo Spirito che continua a dare a noi Chiesa Gesù e a rendere viva per noi la sua Parola. La Chiesa che è “abitata” dallo Spirito Santo dovrebbe anche assumerne le caratteristiche. Una delle caratteristiche dello Spirito Santo è la leggerezza. La leggerezza rimanda a una mania moderna espressa molto bene da un termine che viene usato: light, leggero. Tutto è light: il formaggio, la Coca-cola, lo yogurt… La leggerezza è diventata un mito e per questo ci imponiamo innumerevoli sacrifici per diventare più leggeri. Questo oggetto del desiderio della cultura di oggi riguarda anche alla Chiesa. Anche la Chiesa dovrebbe alleggerirsi, rinunciare alla bardatura pesante che le è stata trasmessa dalle sue tradizioni. La Pentecoste è la festa della leggerezza: aria, fuoco… e poi i discepoli resi leggeri da quel vento e da quel fuoco, volatili e pronti a partire, a vivere un nuovo esodo verso il mondo intero. L’istituzione, quel giorno, non viene negata ma, appunto, alleggerita, resa vibrante dallo Spirito. Anche oggi molte piccole Pentecoste avvengono dappertutto nel mondo, quando tanta gente testimonia della sua fede, nonostante gli scandali e le difficoltà che trova sul proprio cammino. E molte persone, quando trovano troppo pesante la Chiesa, diventano loro la sua anima che la rende più leggera e capace di annunciare la inenarrabile leggerezza dell’amore di Dio.