Da Ambivere alla Romania. Valentina: gli orfani come fratelli

Valentina Ghezzi e Valentina Giordano sono due ragazze di 23 anni di Ambivere che da qualche anno hanno scelto di vivere le vacanze estive in un modo originale e diverso dai loro coetanei: mettendo a servizio il proprio tempo e le proprie energie per i bambini orfani e abbandonati della Romania.

Costruite da suor Michela Martiniello dell’ordine delle suore del Gesù Redentore, impegnata dal 1992 in Romania, le case di Onesti e Slanic Moldova accolgono i bambini rimasti orfani oppure abbandonati dai propri genitori. «Sono bambini che hanno alle spalle una situazione famigliare molto complessa e delicata –raccontano le due ragazze. A volte i servizi sociali li affidano alle suore delle case perché i genitori non riescono a prendersene cura e non trovano famiglie disposte all’affidamento.»

Tutto è nato nel 2004 come un viaggio sponsorizzato da una professoressa di religione, continuato grazie ad un passaparola tra amici, fino ad arrivare al 2012 alla fondazione dell’associazione ONLUS dal nome “Mano per Mano”, con una catena di volontari sparsi nel territorio di Bergamo.

Due i periodi durante l’anno in cui questi si recano in Romania. Durante le vacanze invernali i volontari, per lo più giovani nonostante non manchino alcune famiglie, s’inseriscono nella routine della casa partecipando alle feste come in una grande famiglia. D’estate invece rimangono in Romania per due settimane organizzando dei campus di quattro giorni, come dei piccoli cre, cercando l’appoggio dei cittadini locali. Quest’anno le ragazze partiranno con un gruppo di 15 persone e resteranno in Romania dal 15 al 26 agosto. E sanno già che ci sarà molto da fare.
«Nella casa non si sta mai fermi – racconta Valentina Ghezzi -. La casa di Onesti per esempio cerca di essere auto sussistente attraverso l’allevamento di animali e la coltivazione dell’orto. Quando rientri da una giornata di campus con i bambini vorresti farti una bella doccia e riposare, invece devi seguire i ragazzi nell’orto: viviamo la casa 24 ore su 24.»

Stare a contatto con bambini che hanno un passato intenso e tormentato, non è facile. «Cercano moltissimo il contatto fisico – descrivono le ragazze -.  A noi piace coccolarli, prenderli in braccio, pur mantenendo sempre una certa distanza: altrimenti si creano situazioni di gelosia. Per esempio, mai regalare oggetti personali!»

Ormai è da molto che entrambe tornano a Onesti e a Slanic Moldova, aiutando suor Michela; eppure, ogni anno, non mancano a quest’ appuntamento.

«Mi sento responsabile, sia dei bambini sia della casa – spiega Valentina Ghezzi -.  Sono bambini che hanno una storia personale ma diventano quasi tuoi figli e fratelli. Desideri per loro una vita normale, speri che ottengano molto di più rispetto ai loro genitori. Non puoi farla passare solo come una semplice esperienza di volontariato, facilmente sostituibile ad un’altra.»

«Ho visto recentemente la foto in Facebook di uno dei nostri bambini che ha vinto un premio e mi sono commossa – racconta invece Valentina Giordano – proprio come se facesse parte veramente della mia famiglia. Chi torna lo fa perché crea un legame particolare che non si può ignorare».

Mano per Mano inoltre attende con trepidazione l’arrivo di 19 bambini che sabato 14 Giugno atterreranno dalla Romania e  fino al 26 luglio saranno ospitati da alcune famiglie di Ambivere, Berbenno  e Zogno.

«Abbiamo fatto una piccola formazione alle famiglie ospitanti, con alcune persone qualificate, perché serve una preparazione. Non si può aprire la porta a dei bambini con un tale passato senza essere pronti veramente ad accoglierli.»