San Giovanni XXIII a Clusone: una mostra al Museo della Basilica

È una testimonianza di affetto e devozione la mostra aperta nei locali del Museo della Basilica di Clusone: “Giovanni XXIII. Papa buono, Papa santo.  Il cammino di Roncalli nella storia, la sua visita a Clusone, il suo legame con i clusonesi.”  Una mostra “di popolo”, che raccoglie principalmente oggetti e testimonianze messi a disposizione dai parrocchiani.

Nata per festeggiare la canonizzazione di Giovanni XXIII, come omaggio alla sua memoria, l’esposizione si può visitare fino al 31 agosto.

L’intento è quello di documentare i momenti salienti della vita di Angelo Giuseppe Roncalli, San Giovanni XXIII, attraverso l’esposizione di fotografie, oggetti, paramenti, manoscritti e carteggi autentici, resoconti giornalistici ed espressioni di devozione popolare. Gioiello prezioso è l’omelia proposta il 22 settembre 1957 dal cardinale Roncalli, allora patriarca di Venezia, nella Chiesa del Paradiso, in occasione della visita a Clusone per onorare il 50° dell’incoronazione della BeataVergine Addolorata.

Uno spazio particolare è stato riservato alle testimonianza del legame speciale che monsignor Roncalli ha avuto con Clusone e i clusonesi. Lungo il percorso espositivo alcuni pannelli scandiscono le tappe della vita di Papa Giovanni XXIII e aiutano il visitatore a cogliere gli aspetti salienti della storia di quest’uomo radicato nella propria terra d’origine, ma capace spalancare il cuore e la mente al mondo intero; uomo semplice e misericordioso, che non mancava d’ironia né d’intelligenza arguta e che di fronte alle difficoltà ha sempre creduto più alla speranza e alla Provvidenza Divina che al calcolo delle probabilità.

Unica  nel suo genere, la mostra potrebbe essere definita “del popolo”: la quasi totalità degli oggetti e documenti esposti  appartengono infatti alla parrocchia di Clusone e alla generosità di molti fedeli che in modo discreto e silenzioso hanno voluto condividere la loro stima e devozione nei confronti del pontefice bergamasco che anche da Papa continuava a parlare  la lingua del popolo, a lui tanto caro, come fosse ancora un semplice sacerdote. La mostra si può visitare tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.