Piccoli passi, un grande cammino: Elisa racconta il suo pellegrinaggio

Raccogliamo e rilanciamo volentieri la testimonianza di Elisa Ravasio dell’oratorio di Cologno al Serio, una dei 600 giovani bergamaschi che hanno partecipato al pellegrinaggio da Assisi a Roma guidato dal vescovo Francesco. E’ la storia di un incontro speciale, fatto di gesti semplici. Sorrisi, strette di mano, fatiche, cadute, risate. Tanti momenti intensi vissuti insieme, sentendo di essere uniti da qualcosa di più grande: “Piccoli passi fanno un grande cammino”.

Lunedì 25 agosto 2014, ore 21,47.
Si dice sempre che le cose migliori nascono per caso. Ci ho sempre creduto, ma mai prima d’ora avrei potuto minimamente immaginare potessero veramente esistere cose così grandi. Emozioni così intense, sorrisi così veri, strette di mano così sincere. O, meglio, ero consapevole del fatto che esistessero, ma non credevo sapessero presentarsi così, per caso, nella vita di chiunque credesse veramente in qualcosa. In questo modo, per puro caso, ci siamo trovati tutti coinvolti in qualcosa di magico. Immenso, unico, irripetibile. “Per caso” , un volto a noi sconosciuto è stato in grado di tramutare la fatica di un lungo cammino in schietti “ne è valsa la pena” , esclamati con la lingua a terra a fine giornata. “Per caso” siamo riusciti ad inventare risate comuni, sorrisi sempre nuovi con una persona mai vista prima d’ora. “Per caso” ci siamo ritovati più forti di prima, grazie al conforto di qualcuno del quale non sapevamo neppure il nome. “Per caso” ci siamo sempre saputi rialzare dopo una caduta, siamo stati capaci di trovare delle motivazioni negli occhi dei nostri compagni di viaggio, siamo sempre arrivati a fine giornata soddisfatti di quanto vissuto e provato. Allo stesso modo, sempre “per caso”, ci troviamo qui assieme, ora, tutti un po’ cambiati, o per lo meno segnati da questa meravigliosa esperienza. Scrivo queste righe dal sedile del pullman durante il viaggio di ritorno. Mi guardo attorno e vedo varie realtà che, per quanto diverse possano apparire, se guardate con occhi nuovi, condividono un dettaglio che le accomuna tutte quante. C’è chi ascolta la musica, con lo sguardo perso fuori dal finestrino, chi parla col compagno di viaggio, chi cerca di riposare, chi trova distrazioni per trascorrere il tempo e chi, sfinito e con il volto segnato dalle spossatezze delle giornate precedenti, si è addormentato e chissà, ora, cosa starà sognando. Persone opposte, differenze di età e passatempi diversi, ma tutti sorridenti. E stavolta non è solo la bocca a piegarsi, ma anche gli occhi. Dietro al velo di malinconia per l’apparente termine di questa avventura, traspare un sorriso pieno. Così, “per caso” , ci ritroviamo a sorridere tutti quanti per la medesima motivazione, senza neppure saperlo. E sorrideremo sempre, perché i ricordi non muoiono mai. Grazie a tutti, alla prossima.