Palma, un pittore nell’età del cambiamento: un percorso al Museo San Martino di Alzano

San Pietro nelle mani dei soldati, pronto al martirio, indossa una veste bianca, un mantello nero. La mano sinistra sollevata, lo sguardo rivolto al cielo dove Dio, circondato da garruli angioletti, è pronto ad accoglierlo a braccia aperte. E’ il “Martirio di San Pietro da Verona” di Palma il Vecchio, dipinto custodito dal Museo d’Arte Sacra San Martino di Alzano Lombardo, intorno al quale in occasione della mostra di Palma il Vecchio sarà costruito un progetto particolare. Il dipinto è uno dei capolavori dell’artista e ha un significato importante dal punto di vista artistico per la scelta di mettere al centro in modo dinamico il dramma del martirio (un genere di composizione che supera i canoni tradizionali), ma anche sotto l’aspetto religioso perché rappresenta una testimonianza del primo diffondersi delle problematiche riformistiche a Bergamo. L’opera in occasione della mostra sarà collocata nella Terza Sagrestia del complesso di San Martino e l’allestimento punterà a valorizzarne le caratteristiche e i colori. “La pala – spiega il rettore del Museo Riccardo Panigada – è stata dipinta da Palma il Vecchio per la chiesa di San Pietro Martire. Ma fu spostata dalla sua collocazione originaria per motivi di sicurezza già nel corso del Settecento. Per questa mostra, però, abbiamo pensato di offrire la possibilità di visitare questa chiesa, dove sarà ricreata la composizione cinquecentesca studiata dall’Isabella per accogliere la pala. Ci sarà quindi anche una riproduzione a grandezza naturale del dipinto di Palma il Vecchio e sarà posta sulla monumentale ancona lignea che si può ancora vedere nel coro della chiesa. Ci sono in programma anche alcuni incontri che uniranno temi artistici, storici e religiosi, dal titolo “Palma, un pittore nell’età del cambiamento”, e si terranno nella chiesa di San Pietro Martire: “Sarà un’occasione – sottolinea l’architetto Panigada – per far emergere la vivacità culturale di Bergamo, che in quell’epoca era al centro di un grande fermento di rinnovamento”. Altri eventi collaterali sono ancora allo studio. Vi terremo aggiornati.