Giornata del migrante: “Nessuno va considerato inutile, fuori posto o da scartare”

“Nessuno va considerato inutile, fuori posto o da scartare” dice Papa Francesco nel messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebra anche nella diocesi di Bergamo il 18 gennaio. Il Papa ha sottolineato più volte negli ultimi giorni che “La cultura dello scarto porta violenza e disgregazione”. Incontrare l’altro, costruire ponti: ecco allora la sfida più grande che anche questa occasione pone, proponendo il tema “Chiesa senza frontiere, madre di tutti”.

Ma non è solo una giornata, l’integrazione è un viaggio, anzi, come sottolinea don Massimo Rizzi, direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale dei migranti: “E’ un lungo e complesso gioco di pazienza e di incastro”. Non a caso quest’anno per animare la giornata è stato scelto simbolicamente il gioco del puzzle: “Ci sono tante tessere da comporre, ma ognuna è diversa, e allora cosa succede? Ognuno avrà una tessera, e sarà chiamato a cercare il vicino con cui comporla, a creare un legame”.

E’ questo il senso del percorso che l’ufficio porta avanti da tempo: creare relazioni, far crescere sensibilità e competenze, alimentare buone relazioni, nel concreto della vita quotidiana delle comunità, con la logica di sommare e armonizzare le diversità per il bene di tutti. Far crescere, insomma, l’integrazione. Il programma che “va in scena” in questi giorni è il frutto di un lavoro d’équipe: si è formata una commissione che ha lavorato insieme per pensare e organizzare le diverse iniziative, con la guida dell’ufficio migranti. “Coinvolgiamo ogni anno un vicariato diverso – spiega don Massimo Rizzi -. E’ un inizio, un segno, si forma una commissione con rappresentanti di ogni parrocchia, si lavora insieme. L’augurio è che questo sia un seme e che continui a germogliare negli anni successivi, come già accade per esempio a Trescore e a Ponte San Pietro dove siamo stati negli anni scorsi”.

“Ogni incontro – spiega Giancarlo Domenghini, che si occupa con don Massimo della formazione e dell’organizzazione – è un’occasione per la comunità per entrare in contatto con un aspetto legato alla presenza dei migranti sul territorio e per far crescere sensibilità e partecipazione”. I migranti sono protagonisti e attori di queste iniziative: le associazioni sono protagoniste di una giornata, domenica, in cui a Cene presentano la loro attività in appositi stand.

Uno spazio particolare è dedicato ai giovani: per loro domenica sera a Cene c’è un incontro vicariale con un Happy hour senza frontiere.

C’è il desiderio che, in prospettiva, ogni parrocchia abbia un gruppo di persone che si impegni nella cura pastorale dei migranti.

Sabato 17 è in programma una ricca giornata di approfondimento (dalle 9,15 all’auditorio dell’oratorio di Vertova) sul tema: “La parrocchia alla prova della pastorale migratoria”.

Si parlerà di liturgia e immigrazione, a partire da quanto deve durare la messa (questione dibattuta anche tra i cattolici del posto): ma cosa possono portare le comunità migranti – o potremmo dire meglio, le comunità cattoliche di altra madrelingua – al nostro modo di celebrare? Una questione interessante, che sarà affrontata da don Doriano Locatelli, direttore dell’ufficio liturgico. Si parlerà anche dell’accoglienza dei profughi, che ha rappresentato l’emergenza più forte di questi ultimi mesi: interverrà Bruno Goisis della cooperativa Ruah.

“Ogni anno – continua don Rizzi – proponiamo anche un’indagine di lettura del territorio  dalla prospettiva delle migrazioni attraverso dei focus group con giovani, immigrati, rappresentanti dei comuni, persone di età e provenienza diversa. Il risultato viene rilanciato con il convegno”. Il focus sulle parrocchie di Gazzaniga sarà presentato da Eugenio Torrese dell’agenzia per l’integrazione. Sono previste poi sempre nell’ambito del convegno di sabato anche alcune testimonianze delle realtà già in gioco sul territorio, le più interessanti da raccontare.

“A Vertova – sottolinea don Rizzi – fra l’altro già da qualche anno centro islamico e comunità cristiana organizzano insieme un percorso di approfondimento tra Cene e Vertova su aspetti della religiosità e dinamiche relazionali”. Un passo importante sulla strada del dialogo e di una convivenza pacifica. Finiti gli appuntamenti della giornata del migrante, il lavoro nel vicariato continua con incontri di formazione e attività di laboratorio.

IL PROGRAMMA

Sabato 10 gennaio, ore 20.45, oratorio di Fiorano al Serio

C’è un corto per… l’integrazione: l’integrazione raccontata al cinema e raccontata dalle realtà locali attive in ambito multiculturale.

Venerdì 16 gennaio, ore 20.30, sala civica di Gazzaniga

Popolo in movimento: spettacolo di teatro utile e d’azione con Pegas Ekamba Bessa.

Sabato 17 gennaio, ore 9.15, auditorium dell’oratorio di Vertova

La parrocchia alla prova della pastorale migratoria: convegno diocesano sull’immigrazione e presentazione delle ricerche sulla presenza dei migranti in diocesi e della percezione del fenomeno all’interno del vicariato di Gazzaniga.

Sabato 17 gennaio, ore 20.45, sala comunale di Colzate

Come il peso dell’acqua: film di Andrea Segre realizzato in occasione del 1° anniversario della strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013, quando a poche miglia dalla costa persero la vita 366 persone.

Domenica 18 gennaio, a partire dalle 15.00, oratorio di Cene

IncastrEXPO: associazioni e gruppi del territorio attivi in ambito multiculturale si presentano. Stand, proiezioni di cortometraggi, presentazioni di iniziative… Segue Merenda per tutti i gusti realizzata con la collaborazione delle comunità cattoliche di altra madre lingua.

Domenica 18 gennaio, ore 18.00, chiesa parrocchiale di Cene

Santa Messa presieduta dal Vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi, celebrata in più lingue.

Domenica 18 gennaio, ore 19.00, oratorio di Cene

Happy hour senza frontiere: incontro giovani vicariale.

Venerdì 23 gennaio, ore 20.30, oratorio di Semonte di Vertova

Il migrante interpella vita e fede delle chiese: simposio ecumenico di riflessione, in occasione della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani.