Annotazioni/I presunti islamisti espulsi. Salvini e il Referendum mancato

Foto: il segretario della Lega Nord Matteo Salvini

PIÙ SICUREZZA MENO LIBERTÀ

Stanno intensificandosi le iniziative contro i presunti guerriglieri islamici. Negli ultimi giorni alcuni di loro sono stati espulsi dall’Italia. Molti giornali hanno parlato, in particolare, di uno studente di origine turca, iscritto alla Normale di Pisa, espulso per le sue simpatie filoislamiste e i suo proclami antioccidentali.

Questi fatti e quelli che hanno avuto luogo in altri paesi europei, Francia in primis, ripropongono una dialettica che è nota: maggiore sicurezza comporta, spesso, minore libertà. Naturalmente, non esiste la libertà di fare attentati e di uccidere poliziotti, ma per evitare che qualcuno lo faccia, anche chi non lo fa si trova costretto a rinunciare a qualcosa della sua condizione di uomo libero. Diciamolo in altri termini. In una società plurale e globalizzata non sempre ci si guadagna dalla diversità e dalla vicinanza degli “altri”. In teoria dovrebbe essere così. In pratica, invece, qualche volta, ci si perde. Avviene, cioè, che una società più “plurale” ha bisogno di più tutele. Sarebbe bello che un bambino ebreo che vive a Amsterdam potesse andare liberamente a scuola. Invece ha bisogno di un poliziotto. Il bambino è più sicuro, ma meno libero. Meno libero lui, meno libera la sua famiglia, meno libere le istituzioni religiose alle quali appartiene.

Per cui bisognerebbe andarci piano a invocare nuovi giri di vite contro sospetti. I giri di vite contro chi ci fa paura, finiscono per essere giri di vite per tutti e quindi anche per noi.

SALVINI INCAVOLATISSIMO. PAPA FRANCESCO SBAGLIA

I giudici della Corte Costituzionale hanno negato l’ammissibilità del referendum sulla legge Fornero, proposto dalla Lega Nord.
Il commento di Matteo Salvini: i giudici della Corte Costituzionale hanno «fottuto un diritto sacrosanto… La Consulta, con un atto gravissimo, ha stabilito la fine per la gente, per il popolo, di esprimersi su un referendum per l’abrogazione della riforma Fornero, una decisione fuori da ogni precedente. È una infamata nei confronti di milioni di italiani che non arrivano a fine mese. Altro che legge elettorale… Prendiamo atto che l’Italia è uno Stato di m… Sono deluso e arrabbiato e ho le balle che mi girano a mille. Questa Italia mi fa schifo e mi batterò per ribaltarla».

Si tratta, in tutta evidenza, di un magnifico esempio di prosa salvinesca: fine, elegante, amante delle sfumature e delle pieghe più sottili del problema.

Le affermazioni del segretario della Lega Nord sono anche uno splendido esempio di un particolare modo di vedere la politica. Tutta la politica – da quella del Presidente della Repubblica, a quella della Corte costituzionale, dei Presidenti di Camera e Senato, e, ovviamente, del Governo – ma proprio tutta è buona nella misura in cui è leghista, è cattiva nella misura in cui non lo è.

Adesso capiamo anche perché, non molti giorni fa, Matteo Salvini ha affermato che il Papa sbaglia, quando parla di immigrati e di politiche efficaci in loro favore. Il Papa sbaglia. Se per Salvini il Papa sbaglia ci nasce subitaneo un dubbio: vuoi vedere che il Papa non è leghista?