Crowdfunding: raccolte fondi per realizzare progetti

Se la rete ha sicuramente un lato oscuro, si può individuare anche un rovescio della medaglia, un lato positivo nell’utilizzo del web. Il crowdfunding ne è, forse, l’esempio più palese. Che cos’è il crowdfunding? Molto semplicemente una raccolta fondi portata avanti tramite il coinvolgimento di una comunità (una folla, crowd, a livello locale o globale), per raccogliere donazioni o prestiti (funding) a favore di un progetto di qualsiasi tipo. Il meccanismo che caratterizza il crowdfunding è molto semplice: una piattaforma online fa da vetrina per i progetti proposti, che vengono caricati dagli ideatori (singole persone o organizzazioni) con foto, video e tutte le informazioni utili per accattivarsi i potenziali donatori. Viene stabilito un obiettivo di raccolta, il budget che permetterà la realizzazione del progetto. Gli utenti del web accedono al sito e scelgono il progetto da sostenere, anche con importi molto piccoli e con sistemi di pagamento rapidi. Potenzialmente un progetto da 1.000 euro potrebbe essere finanziato da 1.000 donatori diversi: il poco di tutti può fare molto. Esistono diversi tipi di crowfunding: il modello reward–based, dove l’associazione (o comunque il soggetto che propone il progetto) dona ai propri sostenitori, a progetto finanziato, un “ritorno” (un oggetto, un ringraziamento…); il modello donation-based, il più semplice con donazioni per progetti generalmente di utilità sociale; il modello lending-based, che propone micro-prestiti a tassi agevolati. Secondo una ricerca promossa dall’Italian Crowdfunding Network nel 2013 le piattaforme di crowdfunding in Italia sono arrivate a essere 41. La ricerca ha evidenziato un netto aumento del fenomeno: la prima piattaforma è nata nel 2005, da allora la raccolta complessiva (fino al 2013) è stata pari a 23 milioni di euro mentre nel solo 2013 risulta di circa 11 milioni di euro. La media di donazioni raccolte per progetto va da 1.501 euro nel modello donation-based a 7.892 euro nel modello lending-based. Sempre per quanto riguarda questi due modelli, il tasso di successo medio per progetto in termini di raccolta è rispettivamente del 54% e del 44%. Le raccolte seguono la linea dell’all or nothing. Ovvero, se un progetto non raggiunge la quota di finanziamento prevista, tutti i piccoli finanziatori vengono rimborsati della loro offerta. Il crowdfunding è una raccolta fondi che viene fatta in maniera estremamente trasparente: le donazioni avvengono attraverso la carta di credito e un contatore in automatico aggiorna in tempo reale il monte totale delle donazioni. Per funzionare il crowdfunding deve concentrarsi su progetti il più dettagliati possibili, che abbiano obiettivi concreti. Anche nella bergamasca si possono trovare esempi di crowdfunding. La piattaforma bergamasca per eccellenza è Kendoo.it, una piattaforma iperlocale che supporta e valorizza associazioni del territorio che si occupano di qualsiasi tema (ambiente, arte, disabilità, ecc). I progetti sono verificabili, proprio perché concentrati su un territorio circoscritto. Kendoo ha una media di successo altissima, pari al 90% (a fronte di una media nazionale del 42%): in due anni ha proposto 30 progetti, dei quali 25 hanno avuto un finanziamento, 3 non hanno raggiunto l’obiettivo e 2 sono attualmente on line.