A Bologna la giornata della memoria per le vittime innocenti delle mafie

Da vent’anni, la primavera indossa gli abiti della legalità e dell’impegno: lo fa vestendosi del rosa, dell’arancione e del giallo che compongono il logo di Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, e lo fa ricordando le vittime delle mafie e l’impegno quotidiano e costante di chi cerca di opporvisi in una manifestazione colorata, allegra e partecipata. Da vent’anni il 21 marzo è infatti la Giornata della Memoria e dell’Impegno per le Vittime Innocenti di tutte le Mafie e quest’anno la ventesima edizione si celebrerà a Bologna, capoluogo della regione divenuta tristemente nota alle cronache grazie all’inchiesta “Aemilia”, che ha evidenziato il preoccupante intreccio di criminalità organizzata e affari illeciti anche sul territorio emiliano. Come a dire, che il nord non era immune alla mafia lo si sapeva da un po’, ma le conferme sono sempre utili.

Lo slogan scelto per il 21 marzo 2015 è “La verità illumina la giustizia”, una frase che racchiude il senso simbolico dell’intera giornata: insieme alle oltre 900 persone – cittadini, magistrati, giornalisti, sacerdoti, sindacalisti, esponenti politici, amministratori locali, appartenenti alle forze dell’ordine – morte per mano delle mafie mentre compivano il proprio dovere, verranno ricordate anche le vittime della strage del 2 agosto alla Stazione di Bologna, quelle della strage di Ustica per cui ricorre il 35esimo anniversario, e quelle del genocidio di Srebrenica delle quali si celebra il 20esimo anniversario. Vittime innocenti delle mafie e vittime innocenti delle stragi, che insieme al ricordo e all’impegno di tutti chiedono – per voce dei loro familiari – verità e giustizia. La Giornata della Memoria e dell’Impegno è la giornata di tutti coloro che credono in un Paese di diritti, e non di favori. Di onestà, e non di ingiustizia. Di speranza, e non di apatia.

Dalla Lombardia, saranno più di tremila le persone che partiranno il 21 marzo alla volta di Bologna, per partecipare alla Giornata della Memoria: dieci i pullman che partiranno solo dalla bergamasca, segno del fatto che, forse, il problema del radicamento delle mafie nel tessuto economico e sociale italiano non è più visto solo come una prerogativa del sud Italia. Cinque di essi sono organizzati da alcune scuole del territorio, mente gli altri fanno capo al coordinamento provinciale di Libera a Bergamo. «È significativa la partecipazione di Bergamo alla Giornata della Memoria e dell’Impegno a Bologna – spiega Sebastiano Di Salvo, referente di Libera a Bergamo -, così come è significativa la presenza di comitive non organizzate direttamente da Libera: significa che i temi della partecipazione, della democrazia e della memoria non sono appannaggio solo di Libera, ma che si è creata al contrario una rete di partecipazione e interesse condivisi. Non bisogna dimenticare quello che è successo – continua Di Salvo – né quante persone hanno sofferto e continuano a soffrire per colpa delle mafie».