Al Santuario di Stezzano trend in controtendenza: le confessioni sono in crescita

«Il sacramento della confessione attraversa un momento di crisi, come accade per la fede in generale, ma in questo luogo sembra esserci una controtendenza». Don Mauro Arizzi, rettore del Santuario della Madonna dei Campi – Nostra Signora della Preghiera, nella parrocchia di San Giovanni Battista a Stezzano, offre un punto di vista privilegiato su questo tema. «Il santuario è molto frequentato» spiega «e tutti i giorni, dalle 15 alle 17 in particolare, ci sono sacerdoti disponibili per le confessioni: per questo i fedeli sono numerosi» E non è un boom passeggero, magari dovuto all’arrivo di Papa Francesco o a fenomeni come la devozione per altri luoghi mariani come Medjugorje, ma un trend costante negli anni. Dare numeri precisi è impossibile («a qualcuno è necessario un colloquio prolungato, ad altri molto meno»), ma le fasce d’età sono tutte rappresentate: «Nel periodo pasquale – dice don Mauro – c’è un aumento, per esempio, dei genitori che celebrano con i figli i sacramenti dell’iniziazione cristiana, ma in generale vengono tutti – uomini e donne, giovani e meno giovani – desiderosi di “fare le cose bene”». In che senso? «Nessuno viene a confessarsi per obbligo, ma per scelta e consapevoli di trovare un luogo accogliente, sacerdoti disponibili e insieme anche momenti di preghiera guidata, se si vuole, ma è possibile anche stare appartati, in silenzio». E soprattutto, ci si sente ascoltati, e quindi perdonati: «Per tanti fedeli la confessione diventa un confronto spirituale a tutto campo, un momento per trovare discernimento e la direzione giusta nelle proprie scelte di vita». L’unico rischio da evitare, secondo don Mauro, è quello di trasformarla in una seduta dallo psicologo: «Le due strade vanno ben distinte e le persone vanno indirizzate, se necessario, in un percorso diverso. È importante che la confessione conservi la propria forza come sacramento».
Per farlo, a Stezzano esistono alcune occasioni particolari, come la Giornata Penitenziale di ieri, mercoledì 25 marzo. Per tutta la giornata, indetta per rinnovare i frutti del 425° anniversario dell’apparizione della Madonna dei Campi (12 luglio 1586), è stato possibile, dopo la confessione, l’Eucarestia e una preghiera sincera, ricevere l’Indulgenza plenaria dalla pena temporale dei peccati.