Famiglia. Verso il Sinodo: un incontro per trovare una bussola nel mare delle norme

Unioni civili, divorzio breve, l’affidamento dei figli: sono tanti i nodi problematici che riguardano la famiglia, anche dal punto di vista legislativo. Molte le trasformazioni avvenute negli ultimi anni. Cambiamenti sui quali la Chiesa, con due sinodi a distanza di un anno, ha avviato una profonda riflessione. In questo quadro assume un valore particolare anche l’incontro in programma questa sera, 17 aprile, alle 20,45 nella Sala Nembrini della Casa del Giovane (via Gavazzeni 13, Bergamo) in collegamento con il percorso di riflessione «Le famiglie dialogano con i padri sinodali». Organizza l’Ugci (Unione Giuristi Cattolici Italiani) e l’obiettivo è fare il punto della situazione sullo stato della normativa sulla famiglia a 40 anni dalla sua ultima riforma organica, alla luce delle sue più recenti novità e delle spinte per ulteriori cambiamenti.
Dopo la presentazione di Silvio Troilo, presidente Ugci di Bergamo a presiedere e coordinare il dibattito sarà Ezio Siniscalchi, presidente del Tribunale di Bergamo. Introduce l’argomento Sabrina Ghezzi, responsabile della sezione per la famiglia e i minori dell’Associazione Provinciale Forense (APF) di Bergamo. Ci saranno poi gli interventi di Vallì Cappiello, Avvocato del Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo e Avvocato civile – Foro di Brescia, che parlerà de «La riforma del diritto di famiglia 1975–2015: cambiamenti e prospettive» e di don Maurizio Chiodi, docente di Teologia morale al Seminario di Bergamo e la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano, che svilupperà le «Questioni antropologiche connesse alla normativa italiana sulla famiglia».
«Negli ultimi tempi – spiega l’Ugci nell’introduzione all’incontro – l’attenzione rivolta alla famiglia è cresciuta tanto nell’ambito civile, quanto in quello ecclesiale: ne è testimonianza, tra l’altro, la convocazione di ben due Sinodi dei vescovi della Chiesa universale (uno straordinario ed uno ordinario), preceduti e seguiti dall’invito alle comunità cristiane a riflettere sul tema in sede locale. Anche a livello civile e politico, in Italia si susseguono da tempo prese di posizione e richieste provenienti dai più vari settori, di pari passo con la convinzione che la famiglia stia subendo un mutamento antropologico, da assecondare, per alcuni, o da contrastare, per altri. Conseguentemente, anche la normativa sulla famiglia, la cui ultima riforma organica è avvenuta 40 anni fa, nel 1975, è sottoposta a molteplici pressioni volte ad introdurre cambiamenti ora più circoscritti – come quelli che ha finora realizzato il legislatore – ora più radicali. Anche la cornice fissata dalla Costituzione è investita da sollecitazioni tese ad alterarne, in modo più o meno accentuato, l’interpretazione consolidata, la quale, se “non nega dignità a forme naturali del rapporto di coppia diverse dalla struttura giuridica del matrimonio”, nondimeno “riconosce alla famiglia legittima una dignità superiore, in ragione dei caratteri di stabilità e certezza e della reciprocità e corrispettività di diritti e doveri, che nascono soltanto dal matrimonio” (come ha ripetutamente affermato la Corte costituzionale)». È questo il quadro nel quale si colloca l’incontro e il desiderio di fare il punto dello stato in cui si trovano normative che riguardano la famiglia.