Effettobibbia: dalla creazione al cibo, i testi sacri prendono vita

A parlare è una signora nient’affatto sciocca e con un buon grado di istruzione, cattolica praticante: «Qualche anno fa – racconta – avevo iniziato a leggere per conto mio la Bibbia. Sono rimasta scioccata: racconti di stupri, di incesti, di guerre sante. Mi sono detta: il Dio che viene descritto qui non è quello in cui io credo; e ho lasciato perdere». L’altro esempio riguarda un insegnante di Filosofia, appassionato commentatore delle opere di Friedrich Nietzsche e convinto che quest’ultimo abbia perfettamente ragione, quando accusa san Paolo di essere uno «spaventoso impostore», araldo di una religione basata «sul risentimento e la vendetta»; se però si chiede al suddetto docente di citare qualche passaggio degli scritti paolini, prontamente egli risponde che la cosa non lo riguarda e rientra semmai nel territorio di competenza «del collega di religione».

Si prefigge meritoriamente (forse anche eroicamente, si sarebbe tentati di dire, alla luce degli esempi riportati) di promuovere una conoscenza in chiave interdisciplinare e non necessariamente confessionale delle Scritture ebraiche e cristiane la rassegna «Effettobibbia»,  promossa a partire dal 2008 da un Comitato per la cultura biblica di cui fanno parte diverse associazioni e istituzioni di Bergamo e provincia (Centro Culturale delle Grazie, Centro Culturale Protestante, Centro Culturale San Bartolomeo, Fondazione Serughetti – La Porta, MIA – Congregazione Misericordia Maggiore, Fondazione Bernareggi, Ufficio per l’Apostolato biblico della Diocesi di Bergamo, ACLI, Gruppi di lettura continua della Parola di Dio). In attesa dell’edizione 2016, che sarà dedicata al Libro di Ester, il programma di quest’anno comprende tre incontri incentrati su altrettanti aspetti o temi delle narrazioni bibliche:

  • lunedì 27 aprile alle 18, a Bergamo, nella sede della Fondazione Serughetti-La Porta, il pastore battista Angelo Reginato, la scrittrice Giusi Quarenghi e il presidente del Centro Culturale Protestante Luciano Zappella dialogheranno sul tema Inventare una creazione: il racconto nelle Scritture (in tale sede verrà anche presentato il volume di Zappella Manuale di analisi narrativa biblica, edito da Claudiana – ecco il link a una recensione già pubblicata sul Santalessandro).
  • Giovedì 7 maggio alle 20 e 45, presso la Chiesa valdese di viale Roma, il pastore Winfrid Pfannkuche e il biblista monsignor Patrizio Rota Scalabrini condurranno una riflessione su Il cibo e la Bibbia.
  • Avrà infine per titolo Scritture, riscritture, riletture l’incontro che si terrà mercoledì 20 maggio alle 20 e 45 a Nembro, presso la Biblioteca Centro Cultura: vi prenderanno parte in qualità di relatori il presidente dell’associazione Biblia Piero Stefani, monsignor Rota Scalabrini e Luciano Zappella (ulteriori dettagli sul sito effettobibbia.it).

In questo terzo incontro saranno presentati altri due volumi: L’esodo della Parola. La Bibbia nella cultura dell’Occidente, di Piero Stefani (EDB, pp. 360, euro 30), e Leggere la Bibbia in 100 passi (San Paolo, pp. 240, euro  20 ), firmato dallo stesso Stefani e da Zappella.

Gian Gabriele Vertova, presidente della Fondazione Serughetti-La Porta e membro del comitato promotore di Effettobibbia, spiega che «nell’anno a venire il cartellone degli eventi sarà più ricco e comprenderà nuovamente dei laboratori teatrali per gli studenti delle scuole superiori e per un gruppo interculturale di donne di diverse provenienze formatosi a Redona. In un certo senso, abbiamo voluto raccogliere le forze per essere certi di poter realizzare nel 2016 un programma particolarmente ampio e di alto livello. L’idea guida è la stessa a cui ci siamo ispirati negli scorsi anni: vorremmo contribuire alla diffusione della conoscenza della Bibbia, intesa – secondo la formula del poeta William Blake – come il “grande codice” di riferimento dell’arte e della cultura occidentali». Circa la decisione di concentrare l’attenzione, in futuro, sul Libro di Ester, Vertova afferma che «questo scritto biblico ha ispirato molte opere d’arte a livello locale, nel territorio bergamasco: si va da una delle celebri tarsie lignee di Lorenzo Lotto, nella Basilica di Santa Maria Maggiore,  agli affreschi nel refettorio dell’Abbazia di San Paolo d’Argon, all’ oratorio “Gli sponsali di Ester” composto dal clusonese Giovanni Legrenzi nel 1676».  «Inoltre – prosegue Vertova –  quello che ha come protagonista la giovane ebrea Ester, andata in moglie al re persiano Assuero, è un bel racconto. Da un certo punto di vista, si tratta anche di una narrazione un po’ sconcertante, perché l’episodio relativo a una ragazza che prende parte a una sorta di “concorso di bellezza” per poter entrare nell’harem di un sovrano straniero non corrisponde esattamente agli stereotipi correnti in materia di religione e pratiche devote. Per i credenti, uno dei motivi d’interesse di questo libro biblico – come anche del Libro di Rut – consiste nell’idea che l’azione e la rivelazione di Dio passino per le concrete esperienze di vita degli esseri umani, e non al di sopra delle loro teste».