Terremoto in Nepal: aperta la sottoscrizione della Caritas di Bergamo

“Si scava con le mani tra le macerie per salvare la vita a chi è rimasto intrappolato e recuperare i dispersi. I soccorsi sono difficili perché molte strade sono interrotte. La torre Dharahara, uno dei simboli di Kathmandu, patrimonio Unesco, è crollata. Sotto sarebbero rimaste oltre 200 persone, molte delle quali potrebbero essere morte. Si parla di oltre quattromila vittime e per i feriti è impossibile fare una stima”. Dalla capitale del Nepal, colpito sabato da un violento terremoto di magnitudo 7.9, con epicentro a metà strada tra Kathmandu e la città di Pokhara, questa è la testimonianza di padre Pius Perimana, vicario delegato per il Nepal e direttore della Caritas locale, raggiunto telefonicamente dal Sir.
“I danni del sisma vanno anche oltre la distruzione delle case e delle strutture. Il terremoto è arrivato in un periodo favorevole per il turismo, questa è la stagione del trekking e delle camminate in montagna, una grande fonte di reddito per molta parte della popolazione. Ora la stagione rischia seriamente di saltare con forti danni all’economia. Confidiamo negli aiuti internazionali per rialzarci quanto prima. Adesso la priorità è salvare le persone e dare un rifugio e beni di prima necessità a coloro – e sono tanti – che hanno perso la loro casa. Ora serve l’aiuto e la solidarietà del mondo”.
La Caritas Bergamasca ha risposto subito all’appello, e ha aperto una sottoscrizione per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto: il Nepa, ma anche alcune zone dell’India e del Bangladesh. Il Nepal paga pesantemente condizioni di povertà già diffusa e costruzioni non adeguate all’altissimo rischio sismico che lo caratterizza. Anche nei paesi limitrofi, soprattutto in India, vi sono morti e danni, ma molte aree non sono ancora state raggiunte e il bilancio potrebbero essere di gran lunga peggiore. La rete Caritas, seppur in condizioni difficilissime, continua incessantemente la sua azione con la mobilitazione di altre Caritas e team di esperti in supporto alla Caritas Nepal. La priorità rimane la ricerca dei sopravvissuti e l’assistenza ai senza tetto con beni di prima necessità, soprattutto acqua e materiale igienico sanitario, oltre che tende, coperte e teli per ripari temporanei. Vi è una preoccupazione particolare per la fasce più vulnerabili, come minori, anziani, disabili. La Caritas di Bergamo, accogliendo l’invito di Caritas Italiana e del nostro vescovo, ha aperto la sottoscrizione per  la raccolta di offerte.    Coloro che intendono prendere parte a questa iniziativa di solidarietà, possono dare il proprio contributo mediante: offerte consegnate direttamente presso la sede della Caritas Diocesana Bergamasca (ufficio amministrativo) in via del Conventino, 8 a Bergamo (da lunedì a venerdì dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00);

  • bonifico bancario sul CREDITO BERGAMASCO –  GRUPPO BANCO POPOLARE – Filiale di Bergamo  Malpensata, intestato a Caritas Diocesana Bergamasca

COD. IBAN.  IT69 E 05034 11105 000000006330 – Causale “Terremoto in NEPAL”

  • versamento su conto corrente postale n. 11662244, intestato a Caritas Diocesana Bergamasca, Via del Conventino, 8 a Bergamo, indicando la causale del versamento “Terremoto in NEPAL”

Coloro che desiderano usufruire della detrazione fiscale per la propria offerta possono effettuare:

un versamento mediante bonifico bancario su:

 

BANCA POPOLARE DI BERGAMO – UBI BANCA – PIAZZA V.VENETO, 8 – BERGAMO

Cod. IBAN IT 81 V 05428 11101 000000099169

Intestato ad: Associazione Diakonia Onlus – Via Conventino, 8 – 24125 Bergamo – indicando come causale: erogazione liberale e il C.F. dell’ordinante.