Expo2015: pani e pesci. Ventimila studenti in viaggio da Bergamo con la Caritas diocesana

Sono già ventimila gli studenti che hanno scelto di visitare Expo2015 seguendo il percorso proposto dalla Caritas diocesana bergamasca con il progetto “Pani e pesci”. Hanno aderito 970 classi degli istituti di ogni ordine e grado, dalla primaria alle superiori, e ogni giorno partono da Bergamo alla volta dell’esposizione 15 autobus.
Moltissime anche le adesioni dai gruppi parrocchiali: ognuno viene coinvolto in un breve percorso che prevede anche alcuni incontri di preparazione alla visita, modulati in base alle esigenze. Ad accompagnare i gruppi sono una trentina di giovani volontari, tutti tra i venti e i trent’anni, reclutati e formati proprio in vista di Expo.
Il tema principale dell’esposizione è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, che non concentra l’attenzione solo sul cibo in quanto tale, ma su tutto ciò che implica, per esempio, far sì che nessuno soffra più la fame. La linea tematica che la Caritas ha scelto di approfondire è “Abbondanza e privazione: il paradosso del contemporaneo”. L’attenzione si concentra quindi sulle contraddizioni nel cibo e nella sua disponibilità: tante persone in condizioni di sotto-nutrizione che non possono accedere all’acqua potabile e all’estremo opposto malattie fisiche e psicologiche legate alla cattiva-eccessiva nutrizione e allo spreco. E la domanda è “come superare questo paradosso?”
“Per Caritas – dice don Claudio Visconti, direttore della Caritas diocesana , Expo 2015 sarà un’occasione irripetibile per rimettere al centro l’essere umano nella sua globalità come attore dei processi di nutrizione e alimentazione. La peculiarità di Caritas consiste, infatti, nel riproporre un approccio “altro” alle logiche economico-finanziarie, alla problematica della sostenibilità e alla relazione, spesso controversa, con le risorse naturali. I valori fondanti di Caritas, quali il rispetto per la vita e per la dignità umana, l’accoglienza dell’ultimo e del più vulnerabile, l’impegno per la giustizia sociale e la sobrietà nei consumi possono incidere sui dibattiti e sulle risoluzioni riguardanti le politiche alimentari, ecologiche, sociali e culturali”.
“La missione che caratterizza Caritas – sottolinea don Claudio – è l’impegno pedagogico: educare alla carità e all’amore mettendo al centro l’essere umano e la sua dignità. Questo si traduce nella lotta alla povertà, nell’azione culturale e pastorale di cura delle persone e delle comunità, nell’azione politica di advocacy presso le istituzioni nazionali e internazionali. Caritas sarà presente a Expo2015 attraverso un tema che abbraccia i valori universali dell’intera comunità umana. L’uomo non vive di solo pane, tuttavia il pane è essenziale per vivere. Attraverso il cibo, che l’umanità produce, trasforma e assimila, si esprimono le diverse identità e culture in tutte le loro dimensioni”.

Perché esserci

La Caritas ha dunque deciso di approfittare di Expo2015 per “proporre occasioni, spazi, spunti, pensieri, emozioni, collegamenti, incontri e sollecitazioni capaci di andare oltre l’Expo stessa – continua don Claudio -. L’obiettivo è di essere presenti in termini di spazio, con la capillarità propria della Confederazione della Caritas, attiva in più di 164 Paesi del mondo, arrivando così anche a chi è lontano da Expo. Nel contempo, Caritas si prefigge di esserci anche in termini di tempo attraverso un quadro di attività di mobilitazione e sensibilizzazione pubblica e politica”.

Aprire un dialogo

Ci sono questioni che più di altre stanno a cuore alla Caritas: “Su queste questioni – aggiunge don Claudio – vorremmo poter essere presenti per favorire il dialogo, generare domande, sollecitare risposte”.

Ecco alcune delle domande di cui Caritas si farà portatrice:

  1. Expo 2015 sarà un’Esposizione Universale capace di interrogarsi, senza timore, sulle contraddizioni che l’umanità fronteggia quando si parla di alimentazione e di fonti energetiche in un’ottica mondiale inclusiva?
  2. Sarà in grado di fornire uno spaccato delle condizioni in cui versa oggi il mondo nella sua globalità, gettando le basi per un autentico conoscersi e confrontarsi sui temi che riguardano tutti, come appunto l’alimentazione e le fonti energetiche?
  3. La ricerca di autenticità contraddistingue lo stile di Caritas e la rende credibile nei suoi dialoghi e nelle sue riflessioni. Expo 2015 saprà farsi contagiare dal bisogno di autenticità come presupposto necessario per non limitarsi alla “superficie” e portare i visitatori oltre la meraviglia e lo stupore della “grande bellezza”?
  4. Avremo tutti il coraggio di saperci esporre in modo competente, autentico e innovativo, con un’ottica volta al cambiamento?

In questo contesto la Caritas si propone come “un insieme di voci che operano nel mondo per valorizzare le differenze, le esperienze e le risposte di cui le differenze sono capaci”.

Gli appuntamenti

Le occasioni d’incontro non mancheranno. Sabato 9 viene inaugurata l’Edicola Caritas “Dividere per Moltiplicare. Spezzare il Pane”. Si tratta di un piccolo spazio dedicato che Caritas ha allestito lungo il Decumano all’interno del sito espositivo di Expo Milano 2015, e offre un percorso interattivo ed esperienziale sul tema della condivisione come proposta per la lotta alla fame e alle disuguaglianze.

Il 18 e il 19 maggio arrivano a Milano oltre mille delegati delle Caritas del mondo: il 18 ci sarà un concerto in piazza Duomo aperto a tutta la città  e il 19 in Expo “Una famiglia umana, cibo per tutti”, una tavola rotonda che inaugura le attività della Caritas internazionale all’Expo. Al centro il tema della Fame nel mondo e i progetti efficaci per affrontarla. Saranno presentati anche i risultati della campagna mondiale condotta dalla Caritas. Ci saranno poi altri momenti di riflessione sui temi, caldissimi, dell’immigrazione (4 giugno) con la presentazione del dossier annuale, dell’accoglienza dei profughi e dei rifugiati.

Per informazioni sui progetti Caritas collegati ad Expo consultare il sito www.expopaniepesci.it.