L’anoressia, un disturbo nascosto: ecco otto campanelli d’allarme

Ci sono le attrici famose che chiedono aiuto pubblicamente, i genitori disperati chiedono la possibilità di applicare il tso (trattamento sanitario obbligatorio) alle figlie anoressiche, le campagne pubblicitarie censurate perché usano modelle troppo magre. La componente culturale, sicuramente, ha una sua importanza sulla diffusione dei disturbi alimentari. Disturbi che interessano, secondo i più recenti dati Istat, oltre tre milioni di italiani, di cui 2,3 milioni sono adolescenti.La fascia più colpita è quella tra i 18 e i 24 anni, ma ci sono casi anche tra i giovanissimi, già a 10-12 anni. Ma come si può fare ad accorgersene in tempo? Chi soffre di anoressia tende a “nascondere” e a custodire il più possibile il proprio disturbo. Abbiamo provato a costruire un piccolo elenco dei segnali d’allarme più diffusi: comportamenti e sintomi fisici. Bisogna preoccuparsi se un figlio:

1. Ha un’ossessione per il cibo, lo sminuzza, lo nasconde.

2. Perde peso in modo rapido e drastico.

3. Cerca di nascondersi per non mangiare con gli altri.

4. Ha il terrore di ingrassare nonostante sia sottopose, e ha un’idea del peso giusto molto distorta e lontana da ciò che è ritenuto normale e sano.

5. Cova l’idea di dover ancora perdere peso e per questo assume diuretici e lassativi senza un’indicazione medica.

6. Si preoccupa moltissimo dell’aspetto fisico, perciò sale continuamente sulla bilancia e/o si sottopone a sforzo fisico in modo maniacale ed estremo con l’obiettivo di bruciare calorie.

7. Non si rende conto di essere troppo magro/a e rifiuta di ammettere di avere un problema. Non capisce che il corpo subisce un grave deterioramento.

8. Per quanto riguarda le ragazze, può accadere che l’eccessiva magrezza provochi un’interruzione del ciclo mestruale superiore ai tre mesi.