E poi c’è l’estate in città. Le vacanze come occasione per cambiare punto di vista

Quindi, quest’estate non ci si muove da casa. Ammettiamolo: amiamo così tanto Bergamo che ci dispiace lasciarla.

Okay, ci abbiamo provato, ma non ci crede nessuno.

Vabbè, quest’anno va così: per scelta o perché non possiamo, Bergamo sarà la nostra città, pure delle vacanze. Però, vi prego: non buttiamoci giù. Insomma, non galleggeremo nel mare e non respireremo l’aria delle montagne e non ci rifaremo gli occhi osservando altri luoghi del mondo (ho messo il dito nella piaga?), ma cerchiamo di vedere questo fatto da una prospettiva diversa. Perché se si cambia il punto di vista, anche quella che può sembrare una sfortuna, può rivelarsi una piacevolissima sorpresa.

Rimanere a Bergamo non vuol dire che ci scioglieremo tra le mura domestiche. Riusciremo comunque a vivere una bella estate. Perché, innanzitutto, viviamo in un territorio che ci regala, con pochi chilometri di viaggio, mete turistiche e posti incantevoli: dalle valli al lago fino a luoghi ricchi di storia e di arte. E poi, non mancano le iniziative e le opportunità. Infine, perché i giorni delle vacanze ci regalano un po’ di tempo per noi.
Vi dirò cosa penso di fare in questa mia estate bergamasca. In sintesi: non organizzo nulla prima, niente tabelle di marcia, però mi faccio un’idea. Mi segno dove potrei andare, cosa potrei vedere, a cosa potrei partecipare. Da sola o con gli amici. Nel dettaglio: sarà un estate caratterizzata da due elementi.

Il primo sarà la scoperta. Coglierò l’occasione per conoscere luoghi che in “enne” anni di vita non ho mai visitato. Ad esempio, Montisola e Cornello dei Tasso, l’Accademia Tadini di Lovere, i vari castelli, le basiliche e i sentieri delle Orobie. Anche manifestazioni come la Notte del Lemine e l’apertura delle cascate del Serio. Perché è sempre così: quando hai delle bellezze a due passi da casa, difficilmente le visiti: dici “sono lì, un giorno ci andrò”. E quel giorno non arriva mai. Viene spontaneo raggiungere altre mete, più lontane. Ecco che allora, quest’estate guarderò da vicino ciò che mi sta attorno: posti nuovi, già noti o particolarmente amati. Come Città Alta. Sentirò i sampietrini sotto i piedi e osserverò ogni suo angolo. E mi inoltrerò in vie mai percorse. L’altro giorno, mi stavo dirigendo al museo storico e ho scoperto un vicolo incantevole. Come avevo fatto a non essermene mai accorta prima?

Il secondo elemento è composto da teatro, cinema, musica, arte, lettura… Insomma, anche in estate seguirò le mie passioni.
Non pensate anche voi che sdraiarsi su un prato o sedersi su una panchina, all’ombra di un albero, sia uno dei momenti più belli per leggere?
Per quanto riguarda il resto: non mancano le iniziative, anche appuntamenti molto interessanti e di spessore, spesso ad ingresso gratuito. Dalle proposte di Bergamoestate e quelle dei vari paesi, dai concerti sugli spalti di Città Alta e nei festival come il Filagosto agli spettacoli sparsi in città e provincia dei cartelloni di Desidera, A levar l’ombra da terra e Vicoli fino alle iniziative cittadine di Notte ai musei, Donizetti Pride e cinema all’aperto di Esterno Notte.

E sapete: è in queste occasioni che mi pare si amplifichi la condivisione e la riscoperta dell’incontro.

Sembra che in estate gli istanti siano più lunghi, quanto basta per alzare lo sguardo da terra o distoglierlo dai nostri pensieri e guardarsi tra noi, di più. Pare che i momenti estivi prima o dopo uno spettacolo, un concerto o un film facilitino la conversazione, il commento, il chiedere: “a lei, è piaciuto?”. Magari è solo un’impressione, ma è come se tutti si accogliessero a vicenda. Come se dicessero: siamo qui anche noi, guardiamolo assieme. E sembra di vedersi davvero. D’estate, poi, capita più spesso che ogni incontro – dal vicino di casa al panettiere – vada oltre il solo e semplice saluto, perché ci sono racconti che hanno voglia di essere detti e ascoltati, perché il tempo sembra non correre, pare dilatato e il suono delle lancette dell’orologio nelle orecchie non si sente più.

Eccola, la mia estate. Senza mare e alte vette, ma con Bergamo. Anche a casa si può staccare la spina, rilassarsi un po’. Quel tanto che basta per prendere fiato e ripartire. Però, si riparte tra un po’, eh… l’autunno può ancora attendere.