Il Cre di Longuelo al lavoro per la festa di Sant’Alessandro: così diciamo «Grazie!»

Come si fa a dire grazie e come sono il sorriso e lo sguardo di una persona piena di gratitudine? Un bel tema quello del laboratorio «Sguardi e pensieri di gratitudine» seguito dai ragazzi del Cre di Longuelo all’interno di un progetto più grande che ha coinvolto una quindicina di Cre di città e provincia.
Un progetto di ampio respiro, di cui la città potrà ammirare i frutti nei giorni della festa di Sant’Alessandro, il patrono della nostra città. Anche quest’anno, infatti, sarà ricordato attraverso una sua virtù, e dopo la misericordia ecco la gratitudine. Il progetto «Sant’Alessandro: le Virtù» è stato lanciato l’anno scorso da comune di Bergamo e l’Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Diocesi, per ripensare la ricorrenza del 26 agosto come un’occasione di sensibilizzazione della cittadinanza riguardo ad alcuni importanti valori. Non più quindi la tradizionale rievocazione storica per le strade del centro, ma incontri, approfondimenti, laboratori e performance per riflettere ogni anno su una virtù diversa in cui potersi riconoscere, per il suo valido significato allo stesso tempo religioso e laico. Le virtù scelte creeranno nel tempo un vocabolario fondativo della città: la prima scelta è stata la misericordia, quest’anno la gratitudine.
Quale modo migliore per celebrare il patrono di una città di far proprie le sue qualità? Sembra sia stato questo il pensiero di Mariagrazia Panigada, direttore artistico del progetto, quando quest’anno ha chiesto a una quindicina di oratori della bergamasca la disponibilità per coinvolgere i preadolescenti dei vari Cre in un piccolo laboratorio artistico sulla gratitudine.
Gli oratori sono un luogo di formazione e di condivisione importante per le giovani generazioni e le loro famiglie e l’inziativa “Sguardi e pensieri di Gratitudine” è nata proprio con lo scopo di aiutare gli animatori e gli educatori nel rendere i campi estivi non solo centri di divertimento e creazione di legami, ma anche veicoli di valori promotori di cultura.
L’oratorio e la comunità cristiana di Longuelo hanno saputo accoglierla con entusiasmo. In una prima fase, svoltasi la prima settimana di Cre, un gruppetto eterogeneo di 20 bambini ha posato per delle fotografie in cui dovevano assumere l’espressione di una persona grata, stampate poi la settimana successiva su dei manifesti in bianco e nero posti su un muro all’aperto dell’oratorio.
Responsabile degli scatti il professore di Grafica Paolo Balardi, che con alcuni suoi studenti diplomati al Patronato San Vincenzo hanno catturato gli sguardi dei bambini. La seconda fase invece è ancora in corso e consiste in un altro piccolo laboratorio in cui ai bambini del Cre verrà proposto di scrivere dei pensieri sul significato della parola “grazie” e in generale sulle situazioni in cui hanno provato il sentimento di riconoscenza.
Al termine dei laboratori i manifesti resteranno negli oratori in ricordo dell’esperienza e del valore trasmesso, ben visibili a tutta la comunità religiosa e civile del quartiere. In seguito, una scelta di fotografie verrà riproposta in una mostra al Corridoio dei Vescovi in Piazza Vecchia i giorni prima e dopo il 26 agosto, mentre gli scritti dei bambini verranno proiettati tramite visual mapping sempre in piazza vecchia.