Ebola: un film per raccontare la malattia e spiegare come si previene il contagio

Ebola: una delle epidemie più terrificanti del nostro tempo, in un’epoca in cui le connessioni “globali” rendono concrete le minacce di pandemie. I contagi avvenuti in Europa hanno dato una lezione al sistema sanitario mondiale, facendo emergere la necessità di condividere e diffondere le informazioni mirate alla prevenzione delle malattie.
Va in questa direzione il film «e-bola» disponibile a tutti gratuitamente su internet sul sito www.e-bola.com. Il film è stato presentato nei giorni scorsi in Italia con una tavola rotonda istituzionale al Ministero della Salute nel quale è affiorata con forza la necessità di un coordinamento mondiale per la formazione a distanza. Davanti all’emergenza ebola il sistema non ha retto: ha mostrato criticità e punti deboli, evidenziando la necessità di formare ed informare adeguatamente e in modo omogeneo i cittadini e soprattutto il personale sanitario nel mondo a livello di eccellenza. Per loro è indispensabile mettere a disposizione gli strumenti più innovativi fruibili e le competenze scientifiche più autorevoli. Ecco perché, attraverso i “film formazione”, l’aggiornamento dei medici diventa 3.0.
E-bola è il primo film al mondo ad unire cinema e formazione, e nasce proprio da questa esigenza di raccontare un effetto oggi virale, la malattia, attraverso la “viralità” di una storia, comune, reale e globale. Il film è stato realizzato in lingua inglese con la consulenza scientifica dei medici e delle strutture -l’istituto per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” e l’Università “Sapienza” di Roma -che hanno fronteggiato il virus.
È il primo di una serie di “film formazione” visibili da tutti on line, uno strumento completamente gratuito di aggiornamento professionale innovativo e indispensabile per i professionisti sanitari di tutto il pianeta.
«Abbiamo scelto Ebola –dichiara il CEO di Consulcesi Group, Massimo Tortorella – perché è l’epidemia peggiore del 21esimo secolo, che resiste da 40 anni e non riesce ad essere debellata. I due casi avuti in Italia hanno confermato quanti rischi corra il personale sanitario coinvolto. La formazione e l’informazione sono le principali armi a loro disposizione. Lo scopo di e-bola e degli altri “film formazione” è proprio quello di fornire ai camici bianchi di tutto il mondo gli strumenti più adeguati per affrontare le emergenze sanitarie a livello internazionale. Tutto questo è del tutto gratuito all’iniziativa di Consulcesi Club». Nel film, un gruppo di giovani ricercatori, membri selezionati di una task force in arrivo da Paesi diversi di Europa, America e Asia, sono uniti da un unico obiettivo, fronteggiare Ebola, un virus mortale, descritto in Sudan e in Congo nel 1976 e che ha registrato più di 27 mila casi di contagio e oltre 11 mila morti.
Un’infezione virale che viene trasmessa con facilità attraverso il contatto con sangue o liquidi corporei. Attraverso il lavoro e l’interscambio di questi giovani di culture diverse, e-bola racconta la storia di una malattia che per sua intrinseca natura è sovranazionale e riguarda tutti, senza distinzione. «Non è stato facile –spiega il regista di e-bola, Christian Marazziti –portare avanti una drammaturgia con tematiche scientifiche. Il pericolo, in questi casi, è cadere in trappola. Bisogna fare attenzione, infatti, a non essere didascalici perché si rischia di perdere la tensione e la drammaturgia del film stesso. Cinema e Scienza hanno sempre convissuto, l’importante è mantenere un equilibrio. Equilibrio in questo caso più che necessario, dovendo il film da un lato avere una storia comunque avvincente e dall’altro fornire informazioni e dati scientifici e tecnici oggettivi».
Il film intende essere uno strumento di formazione anche per la gente comune; è stato realizzato con la supervisione di medici infettivologi di livello internazionale, ed è completato da pillole informative accreditate Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) l’ente pubblico di supporto al Ministero della Salute che si occupa di ECM (Educazione continua in medicina), obbligatoria per i medici. Una metodologia innovativa che sarà presto a disposizione gratuitamente, grazie a Consulcesi Club, in tutto il mondo, a cominciare dalla Francia e dagli Stati Uniti.