Prometto di esserti fedele sempre: così lo spot del Milan scippa i voti del matrimonio

Mentre il linguaggio comune dell’amore perde la tensione verso l’assoluto, per rifugiarsi nella precarietà, nelle incertezze e nelle “relazioni liquide”, ecco che a rubare quel “Prometto di esserti fedele sempre” ci pensa la pubblicità. La nuova campagna abbonamenti del Milan si chiama proprio “Prometto”, e vuol dire, in soldoni, che la passione per la propria squadra è come una bellissima storia d’amore, coronata dal matrimonio e dai voti più sinceri e profondi.

«Prometto di amarti e onorarti, di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in ricchezza e in povertà, per tutti i giorni della mia vita» dicono, infatti, gli sposi, e così ripete con altrettanta solennità la dichiarazione del Milan all’apertura della nuova stagione calcistica, a sancire una sorta di patto di ferro con i suoi tifosi. Lo spot, con un montaggio abile, alterna i volti degli ultrà a quelli dei giocatori, con il nuovo allenatore Sinisa Mihajlovic, ma ci sono anche Franco Baresi e Barbara Berlusconi. Crea un crescendo emotivo che culmina con lo stadio esultante: più di un semplice bacio.

Paradossale, certo. Eppure la pubblicità ci dice di nuovo, e oggi forse non guasta ricordarlo, quanto potere abbia, quanto sia radicata nel nostro immaginario, nella nostra cultura, nella nostra stessa anima, questa immagine semplice e potente. Due persone che si scambiano promesse così grandi che in qualche modo trascendono la natura stessa dell’uomo, fragile e fallibile. E per questo hanno bisogno di pronunciarle davanti a tutti, e di avere qualcuno che possa testimoniarle e garantirle: la legge, le istituzioni, o per chi ha fede, Dio stesso. E poi forse avrebbero bisogno, ma questo è un discorso che ci porterebbe lontano, di un clima (culturale, economico, politico) che sostenga queste scelte nel tempo.

Ma insomma a usarla così, questa immagine, è innegabile che le si faccia un torto, un po’ come inserire una nota stonata nel pieno di una fuga di Bach.

In un momento in cui i giovani non hanno così tanta voglia di sposarsi, la squadra del cuore, invece si azzarda – dice lo spot – a chiedere una fedeltà esclusiva, quella che mette alla prova, e che magari in un matrimonio costa fatica e sacrificio concedere. Un singolare contrasto culturale.

Se restiamo nella metafora, dati i cinque goal incassati dalla squadra rossonera nelle ultime due partite, forse non è il caso di dormire sonni tranquilli: come canta la giovane Francesca Michelin oggi “L’amore esiste”, sì, ma “può crescere da solo/esaurire come niente/perché nulla lo trattiene/o lo lega a te per sempre”. Caro Milan, per ora i tuoi ultrà sono “nel dolore”. Sappiamo ormai che esiste il divorzio breve. Dato che pronunciano i voti matrimoniali, anche i tifosi potrebbero sentirsi autorizzati a servirsene.