Verso il Giubileo. A proposito di peccatori e santi

Immagine: il logo del prossimo Giubileo della misericordia

IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA È ALLE PORTE

In vista dell’ormai prossimo Giubileo della Misericordia, credo utile raccontare un fatto che mi è capitato pochi giorni fa. Ero con un amico, di quelli un po’ particolari che ogni prete ha: uno che sembra vivere perennemente con le scarpe alla rovescia, cioè infastidito di natura. Avevamo preso posto sul parapetto del sagrato di una chiesetta isolata.  Eravamo quasi raggomitolati. Con le braccia ci cingevamo le ginocchia che tutti e due avevamo tirato su fino a potervi appoggiare il mento.

Dopo un lungo silenzio, se ne uscì con una domanda inattesa “Tra poco inizia il Giubileo, non è vero?”.
“Si, -feci io- ma a te che importa?”.
“Sono cristiano anch’io, perbacco. Anche se son fatto a modo mio, ci tengo a certe cose”.
“È proprio vero  – constatai ridendo – che ogni cialtrone ha la sua devozione”.
“Cialtrone sarai tu e quelli come te” ribatté piccato.

GIUSTI E INGIUSTI

Poi proseguì tutto d’un fiato, eccitato: “Voi giusti siete tutti uguali. Vi credete in diritto di stabilire chi è dentro e chi è fuori. E poi, come i bambini che giocano, dite: ‘chi è dentro è dentro; chi è fuori è fuori’. Ecco perché anche questo Giubileo corre il rischio di non funzionare: perché voi pretendete che gli ingiusti si convertano ai vostri schemi più che al Vangelo. I vostri schemi perbenisti te li raccomando. Una mia amica, ingiusta come me, ma sana, mi faceva osservare che, se la Madonna, prima di dare la sua risposta all’angelo, fosse andata a consigliarsi da un prete o comunque da una persona giusta, Gesù Bambino non sarebbe mai nato. E aveva ragione, perbacco. Meno male che Dio, a proposito di giusti e di ingiusti, ha idee un po’ diverse dalle vostre”.

IL SANTO UBRIACONE E UNA PIA DONNA DAVANTI A DIO

Ci fu una lunga pausa di silenzio bilaterale. Poi riprese sempre in tema: “Hai mai visto il film di Olmi La leggenda del santo bevitore? C’è una scena meravigliosa che il regista ha senz’altro dedicato con una punta di malizia a voi giusti. Il protagonista sta per portare alla piccola Thérèse (S. Teresina) dei soldi che le aveva promesso. È già in chiesa. Sullo sfondo si vede una devota tutta sprofondata in preghiera. Al bevitore si accosta un amico che disperatamente gli chiede aiuto. L’ubriacone guarda un istante indeciso verso la santa e poi, di scatto, le banconote che aveva lì per lei le mette in mano all’amico, che corre via sollevato.

Nel trambusto una seggiola va a finire per terra. La pia donna, che, tutta immersa nel suo Dio, non s’è assolutamente accorta di nulla, al rumore importuno, si gira infastidita. ‘Chi è che disturba? Sto pregando, perdinci. Ah, questi ubriaconi!’.

Non sa la disgraziata che Dio, invece che dalle sue preghiere, è stato glorificato proprio dal quel disturbatore della preghiera dei giusti”.

CONVERTIAMOCI DALLA NOSTRA GIUSTIZIA!

“Voi, persone per bene, quando andate a letto e dite puntualmente le orazioni, avete la fredda soddisfazione e l’arida solitudine della vostra buona coscienza, che però non servono a nulla.

Noi peccatori abbiamo solo la misericordia di Dio in cui sperare. Gli diciamo: ‘Pietà Signore. Almeno tu non abbandonarmi’. E sappiamo che è così e ci addormentiamo con in bocca una briciola calda di speranza. Un peccatore, quando vede bene la sua situazione, sa che cos’è la misericordia di Dio, impara che cos’è amore, perdono, comprensione. Esperimenta Dio. Capisci?

Giubileo…Bel Giubileo quello che farete! Convertitevi piuttosto dalla vostra giustizia e credete al Vangelo!”.

L’ispido amico tacque un momento ansando, ma si preparava a continuare sullo stesso tono. Io non tenevo più il mento sulle ginocchia, ma mi riparavo la faccia con le ginocchia stesse e mi ero tirato la giacca fin sopra la testa.