Ci sono le valigie di cartone, le foto in bianco e nero dai bordi ingialliti che fanno tanto vintage, ma il tema della mostra «Quando a emigrare erano gli albinesi» in corso fino al 4 ottobre al Museo Etnografico della Torre di Comenduno e poi alla biblioteca di Albino è attualissimo. Racconta le storie dei tempi in cui gli emigranti eravamo noi, i bergamaschi, gli albinesi. Dalla Valle Seriana, nella prima metà del Novecento, lo spostamento di persone è stato imponente. C’erano quelli che andavano a fare i minatori in Belgio, quelli che trovavano posto come boscaioli in Svizzera, e quelli che addirittura partivano per l’America.
Quella che adesso, insomma, è diventata una terra di accoglienza, un tempo era la patria lontana, il paese abbandonato. Il flusso delle partenze è proseguito in modo consistente fino al secondo Dopoguerra, ma in modo silenzioso e meno visibile continua anche oggi.
Il corpo centrale della mostra è costituito dall’esposizione costruita dal Comune di Verdello «Quando a migrare erano i bergamaschi», curata dal professor Gianluigi Della Valentina, sintesi di una ricerca svolta nel 2007. Sono stati aggiunti per l’0ccasione 4 pannelli che illustrano alcuni aspetti della migrazione degli albinesi. Accanto ai numeri che danno un’idea dell’ampiezza del fenomeno, si trova il racconto delle situazioni da cui la migrazione si è sviluppata, e le stesse voci dei migranti, attraverso testimonianze, lettere, cartoline, spiegano le loro fatiche, le difficoltà, la solitudine.
La mostra è aperta fino al 4 ottobre e si può visitare da lunedì a venerdì dalle 20 alle 22; il sabato e la domenica dalle 10 alle 12, dalle 16 alle 18,30 e dalle 20 alle 22. Chiusa l’esposizione a Comenduno, sarà trasferita nella Biblioteca Comunale di Albino dove resterà fino al 17 ottobre e si potrà vedere negli orari di apertura ordinaria della biblioteca. Il 13 ottobre all’auditorium comunale di Albino è in programma un incontro con Paolo Barcella, docente universitario esperto in materia di migrazioni. Appuntamento alle 20,45. Barcella parlerà di emigrazione bergamasca di ieri e delle migrazioni di oggi. Accanto alla mostra c’è un agile libretto con i dati e documenti più significativi sui migranti di Albino. Vengono esposti anche alcuni libri utili per approfondire l’argomento costruendosi un percorso personale.