«La forza della fragilità»: sette scultori in mostra al castello Colleoni di Solza

Al castello Colleoni di Solza si può visitare fino al 18 ottobre una mostra particolare,  curata da Claudio Rota e promossa dalla cooperativa Namasté e dal Comune, sul tema «La forza della fragilità». Un titolo che contiene in qualche modo il dualismo della cultura orobica, valorizzandone diversi aspetti: da un lato la potenza, la resistenza al tempo, il radicamento sul territorio, e dall’altra l’esigenza di essere continuamente curata e accudita. Nell’esposizione si trovano le opere di sette scultori contemporanei bergamaschi (Audelio Carrara, Alfredo Colombo, Giuliano Giussani, Andrea Cereda, Davide Balossi, Luigi Radici e Giovanni Sana), negli spazi del castello «Bartolomeo Colleoni» di Solza. «Il celebre condottiero, infatti – spiegano gli organizzatori -, fu il massimo committente di scultura in terra bergamasca, nel periodo rinascimentale. La mostra, quindi, mira a riportare il castello al ruolo di committente culturale e sociale del paese e di tutta l’Isola». All’esposizione vengono affiancate diverse attività didattiche in collaborazione con la biblioteca comunale. L’iniziativa si inserisce infatti in un più ampio progetto di rilancio culturale e sociale del maniero colleonesco che vede impegnati in prima fila il Comune stesso e la Cooperativa sociale Namasté. Nelle opere dei sette scultori si trovano «l’amore, la pazienza, la curiosità, lo sconforto, il desiderio, la ragione, l’amicizia, la prospettiva, l’angoscia, la natura, il senso del bello e la conoscenza di sé: aspetti della vita che interessano ad ognuno di noi». L’esposizione al castello Colleoni di Solza si può visitare dalle 16 alle 19 nei giorni infrasettimanali (escluso il lunedì), 10-12 e 15,30-19,30 sabato e domenica.