Il Sinodo visto da un parroco: «Vorrei che la Chiesa riaffermasse la bellezza del matrimonio»

Il sinodo sulla famiglia è iniziato. Il tam tam mediatico, in modo corretto, provocatorio o ironico pure. Ma quali sono le aspettative concrete e vere di chi vive nel quotidiano dentro una parrocchia? È questa la domanda non tanto stare a vedere come la Chiesa se la cava nel rispondere ad alcune tematiche delicate. Provo a dire che cosa mi aspetterei io che sono un parroco.

Primo: vorrei che il Sinodo mi aiutasse a guardare alla relazione tra uomo e donna come buona. In pratica mi piacerebbe che la Chiesa riaffermasse il valore e la bellezza del matrimonio cristiano come un valore valido ancora oggi per gli uomini e le donne del nostro secolo. In questi tempi forse si è guardato, comprensibilmente, al matrimonio più come ad una realtà in crisi, alle sue fragilità, quasi fosse ritenuto già in partenza un “sacramento” costituzionalmente di salute cagionevole.

Secondo: desidererei che dal Sinodo nascessero indicazioni educative più significative riguardo l’accompagnamento dei giovani verso la scelta della vita matrimoniale e un suo proseguimento nei primi anni dopo la sua celebrazione. E che fosse insieme soprattutto un cammino di crescita umana e di fede più che ad una preparazione “tecnico-specifica” al sacramento.

Terzo: mi piacerebbe offrisse spunti e criteri pastorali che mi permettessero di discernere, nell’ascolto delle diverse storie personali e di vita famigliare, sia problematiche o no, i semi di umanità e Vangelo già in atto al fine di coltivarli e permetterne un buon radicamento ed una robusta crescita.

Quarto ed ultimo mi piacerebbe cosa buona si mettesse in luce che l’Eucaristia, non venga considerata nella prospettiva di un esserne degno o di un diritto che mi spetta, del premio o del castigo qualora non potessi riceverla, ma come un dono che sostiene e stimola l’impegno serio ad amare in virtù di un amore più grande che passa anche dentro la Croce e necessita sempre una conversione fatta di piccoli passi e gesti concreti.

Il Sinodo prosegue, lasceremo che papa Francesco, i padri sinodali e tutti quelli coinvolti con loro si lascino guidare dallo Spirito Santo verso ciò che sarà bene per la vita della Chiesa. Noi intanto li accompagniamo con la preghiera.