L’Europa invecchia. I Paesi più giovani sono Irlanda e Slovacchia. Una bella sfida per il futuro

«L’Unione europea nel suo insieme si trova di fronte a un veloce invecchiamento della popolazione». La conferma viene da uno studio pubblicato da Eurostat nei giorni scorsi per la Giornata internazionale delle persone anziane. L’istituto statistico dell’Ue afferma che nel 2014 «la quota di persone con oltre 65 anni di età era del 18,5% rispetto alla popolazione totale con una tendenza ad aumentare per raggiungere circa il 30% nel 2080». Tanto per fare un paragone, come scriviamo nel dossier di questa settimana, Bergamo è già oltre il 24%. In ogni caso, più precisamente, la proporzione di ultra 80enni dovrà raddoppiare per passare dal 5% dello scorso anno a oltre il 12% nel 2080.
«Questa evoluzione demografica imporrà all’ Europa di affrontare sfide accresciute» soprattutto per quanto riguarda la situazione economica, previdenziale e l’inclusione sociale delle persone anziane. Tra gli Stati membri le percentuali più elevate di ultra 80enni nel 2014 si registravano in Italia (6,4%), Grecia (6,0), Spagna e Francia (5,7). Al contrario le percentuali minori erano presenti in Irlanda e Slovacchia (3,0%). Del resto lo sviluppo della popolazione anziana prevede delle sorprese: ad esempio la Slovacchia dovrebbe registrare nel 2080 la quota più significativa di ultra 80enni con il 16,3%, seguita a poca distanza da Portogallo, Germania, Polonia.

Sfogliando le pagine della corposa ricerca Eurostat emergono altre indicazioni a carattere economico-sociale. Anzitutto si evince che la popolazione con età superiore ai 65 anni è maggiormente esposta alla minaccia di povertà o esclusione sociale. Un altro dato interessante riguarda l’accesso della terza età alle nuove tecnologie informatiche, con meno della metà (42% nel 2014) degli abitanti Ue fra i 65 e i 74 anni che utilizza internet. Ma tale dato maschera forti differenze nazionali: le percentuali maggiori di anziani internauti si registrano in Danimarca (84%), Lussemburgo (81), Svezia (78), Paesi Bassi (76), Regno Unito (70); per contro le percentuali precipitano in Romania e Bulgaria (10%), Grecia (14), Cipro (16), Croazia (17), Italia (20), Polonia (21). Un ultimo dato: l’utilizzo di internet da parte della popolazione anziana riguarda principalmente la posta elettronica, la ricerca di informazioni su beni e servizi e le notizie di attualità; solo un quarto circa degli internauti fra i 65 e i 74 anni utilizza i social media.