Il diavolo è entrato in azione a Parigi

Foto: Parigi, il Bataclan, dove si è avuto il maggior numero delle vittime dell’attentato del 13 novembre

Orrore, a pensare a cosa è successo e a come. Orrore a pensare a quei ragazzi del Bataclan uccisi lucidamente e sistematicamente, uno a uno.

Di fronte a quanto successo si continua a parlare dell’Isis, del terrorismo, della politica contro il terrorismo e di tanto altro. Ma la sensazione di fronte a quello che è capitato è di qualcosa di “troppo”, di “esagerato”, di “eccessivo”. Troppa barbarie per essere capita. Ci sono eventi sui quali non si riesce a elaborare uno schema, perché sono troppo fuori da ogni schema.

IL MALE È PIÙ GRANDE DELL’UOMO

In questi casi il credente non ha una spiegazione più originale rispetto a quelle che si sono date.  Ma può fare appello a un capitolo particolare della sua fede che può essere citato proprio perché anch’esso “fuori dagli schemi”. Questo: il male è più grande sia del singolo uomo sia degli uomini nel loro insieme. Esiste una sorgente del male che sta “prima” di ogni male. È il tema intrigante e misterioso del “peccato originale”. “Originale” perché sta alle origini del mondo e dell’uomo, ma anche perché sta alle origini di ogni male che l’uomo commette ogni giorno. Il peccato originale non è solo quello compiuto dai lontani progenitori. Ogni volta che l’uomo commette un peccato, una violenza come in questo caso, fa suo quel peccato, lo rende attuale, lo ripropone dentro la storia di oggi.

L'”AVVERSARIO”

È per lo stesso motivo che i credenti parlano di una forza particolare, di un principio del Male e lo chiamano “Avversario” (“diavolo” deriva, infatti, da una parola greca che significa, appunto, “avversario”): colui che si oppone, l’anti-dio. Si potrebbe dire la stessa cosa in altro modo: il demonio ritorna tutte le volte che l’uomo usa la religione per giustificare le sue violenze alle quali quindi pretende di dare un carattere assoluto.

Ecco. A Parigi si è assistito, un’altra volta, al carattere demoniaco della violenza, quella religiosamente motiva. Tutto diventa secondario di fronte a una violenza simile: la vita delle persone, la loro felicità, i loro affetti, le loro idee, perfino la loro fede, tutto. La violenza “sacralizzata” giustifica tutto. Tanto che è diventata ragionevole la paura di quello che potrebbe succedere a Roma e non solo. C’è solo da meravigliarsi, anzi, che non sia ancora successo niente.

LA POLITICA E I SUOI LIMITI

Ora la politica dirà la sua e farà la sua parte. Ma tutto quel “mistero dell’iniquità” che sta oltre sfugge alle prese della politica. I credenti ci sono anche per dire che il mistero dell’iniquità va contrastato con il mistero della grazia. Sapendo, però, che non potrà mai essere debellato. Il sogno di un paradiso terrestre, da Adamo ed Eva in qua, è tramontato per sempre. E soprattutto è tramontato oggi, a Parigi e dintorni.