L’università e la fede. L’invito della Fuci: «È un cammino più bello se è fatto insieme»

La Fuci è un’occasione di crescita, di formazione e di studio ma anche di gioia e divertimento. Un cammino aperto a tutti i giovani universitari.
I fucini sono testimoni di questa esperienza, in università e nelle comunità.
Massimiliano Puppi, di Albino, frequenta il terzo anno di scienze religiose (teologia) è il presidente della FUCI di Bergamo. Gli chiediamo cosa significhi essere presidente di gruppo.
“Essere presidente significa per me tante cose, la cosa più semplice è dire responsabilità e sacrificio. Ma non solo. Fare il presidente è doversi mettere in dubbio e a volte dover combattere tra quello che si vorrebbe fare e quello che si può fare.
Il gruppo di Bergamo è piccolo, ma da molto da fare. A volte è difficile sentirsi all’altezza del compito di presidente, soprattutto di fronte alle sfide che il nostro tempo ci pone. La grande fortuna è di non essere soli e poter contare sul gruppo e su don James Organisti, il nostro assistente”.

Qual è stato il vostro cammino nella prima parte dell’anno?
“In questa prima parte dell’anno abbiamo fatto degli incontri settimanali su due tematiche “lettura e commento della Laudato sì” e “Costituzione quali riforme”. C´è stato poi un evento durante la settimana dell´università che ha visto gli universitari coinvolti in un’intervista sull´essere universitari per poter capire da loro quale sia la radice di questa loro scelta.
Gli universitari hanno risposto abbastanza bene, partecipando anche con entusiasmo al video.”

Cosa significa per te essere fucino?
“E’ molto complesso spiegarlo perché le risposte potrebbero essere molteplici. Significa amicizia ed avere un gruppo accogliente che ti sta accanto durante la carriera universitaria, ma non solo, significa approfondire argomenti, porsi domande e guardare il mondo al microscopio, insomma affrontare la vita con spirito critico ed andare sempre al cuore delle cose. Significa anche essere inseriti in un quadro più grande sia nazionale che internazionale. Infine essere fucino è spiritualità e preghiera”.

Quali sono i vostri progetti nella seconda parte dell’anno?
“Tante sono le idee in cantiere. Certamente resteranno i nostri incontri settimanali e una volta al mese gli incontri “sulla soglia” che portiamo avanti con la pastorale universitaria. Vogliamo anche organizzare un evento nella sede universitaria di Dalmine che seguirà molto le orme di quello proposto per la settimana dell´università”.

Un appuntamento importante è il 15 dicembre alle 18 nella chiesa di S. Andrea in via Porta Dipinta, 39 in città Alta, dove si terrà la messa di Natale per tutti gli universitari con il vescovo Francesco.

Per Info: fuci.bergamo@gmail.com
http://bergamo.fuci.net/

Nella foto il vescovo Francesco con i ragazzi della Fuci durante un incontro a Sotto il Monte