Microcredito in Albania con il Cesvi: crescita sostenibile a lungo termine. “Pane, sale, cuore”: storie di sogni realizzati

Un progetto di microcredito per offrire una prospettiva di crescita sostenibile e di lungo termine, volta a valorizzare le risorse già esistenti. Protagonista è l’Albania e promotore il Cesvi insieme alla ong VIS, da anni impegnati in prima linea per migliorare le condizioni socioeconomiche della popolazione residente nelle aree rurali e montane del Paese, con l’obiettivo di rallentare l’esodo e aumentare l’occupazione. In Albania infatti quasi la metà della popolazione abita nelle in campagna e sotto la soglia di povertà, anche se il lento ma inesorabile impoverimento socio-economico ha dato luogo a un forte spopolamento e a una marginalizzazione dello spazio agricolo e montano. In un Paese dove il tasso di disoccupazione raggiunge quasi il 60%, la promozione del turismo e il miglioramento delle produzioni agricole e dell’allevamento sono senza dubbio tra le priorità del Governo albanese.
Proprio in questo quadro si inserisce l’attività delle ong Cesvi e VIS, che puntano alla valorizzazione delle risorse locali, alla diversificazione e al rafforzamento delle attività produttive, al miglioramento dell’offerta agro-turistica e alla creazione di un’efficiente rete di comunicazione tra le comunità interne. Il progetto si chiama “Pane, sale e cuore”, è finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano e si focalizza sulla promozione del turismo, sulla standardizzazione della produzione agroalimentare e sulla creazione di nuovi posti di lavoro. Come? Grazie, appunto, soprattutto alle attività di microcredito e co-finanziamento, che hanno come obiettivo principale quello di migliorare le condizioni di accesso alle risorse finanziarie per la popolazione dei distretti di Malesi, Madhe e Permet. Importante in questo contesto è la concessione di mini-grant co-finanziati -destinati soprattutto ad attività imprenditoriali di giovani e donne- per stimolare ed agevolare il miglioramento della varie filiere produttive e sostenere l’occupazione.
“La valorizzazione delle risorse locali è un settore cruciale per il miglioramento delle condizioni socio-economiche della popolazione nei due distretti- spiega Giorgi Ponti, project manager di Cesvi in Albania -L’eco-turismo e le tipicità enogastronomiche negli ultimi anni godono di una forte rivalutazione e di un incremento sostanziale della domanda. In Albania esistono istituti di credito in tutto il paese, ma non e’ una pratica molto apprezzata in quanto gli interessi sono molto alti, nel nostro programma si cerca di arrivare ai territori marginali dove la gente fatica ad ottenere finanziamenti e a facilitare l’investimento grazie a questa forma di microcredito agevolato in cui il tasso di rimborso è molto più basso. Facendo ciò si auspica di concedere l’accesso al credito almeno a 100 piccole e micro imprese che mai fino a quel momento avevano avuto la possibilità di accedervi. Sono previsti anche miglioramenti  delle infrastrutture e dei servizi grazie ad un approccio partecipato”. Il termine del progetto è previsto a marzo 2017: nei prossimi mesi gli staff di Cesvi e VIS garantiranno assistenza tecnica e supporto a tutti i soggetti coinvolti attraverso training con esperti nel settore della produzione agro-alimentare e dei servizi turistici. I training sono dedicati a incanalare al meglio lo sviluppo del settore turistico e a garantire, di conseguenza, il supporto di competenze professionali adeguate. Il quadro formativo sarà poi completato dalla partecipazione a manifestazioni fuori dall’Albania – in Italia, Grecia, Macedonia – per offrire ai beneficiari la possibilità di integrare quanto più possibile la loro attività nel contesto europeo.
“Alla base – conclude Ponti – sta la creazione di un modello di turismo sostenibile integrato, rispettoso dell’ambiente e legato alle tipicità agroalimentari, alle bellezze naturali e al patrimonio culturale dell’intera area”.
Nelle fotografie di Camilla De Maffei possiamo vedere alcuni esempi di attività agroalimentari tipiche dell’Albania, sostenute grazie al progetto di microcredito.

Camilla De Maffei - caseificio Ndoni_fondo comunitario Pro Permet