“Tierra!”: a Boltiere e Stezzano va in scena l’ambiente. Racconti di speranza per un mondo più umano

Questo fine settimana la rassegna “Tierra! nuove rotte per un mondo più umano” propone due spettacoli, uno anche dedicato ai bambini, per parlare e far riflettere sul tema dell’ambiente, del rapporto tra uomo e natura e sull’importanza della memoria e della responsabilità individuale come impegno nel salvaguardare la bellezza del nostro pianeta.
Sabato 13 febbraio a Boltiere, alle 20.45, all’Auditorium Comunale in via Don G. Carminati 2 va in scena lo spettacolo “L’uomo che raccoglieva bottiglie”. Uno spettacolo di e con Pino Petruzzelli che racconta la storia di Pasquale, un maestro d’ascia che vive tra i monti e il mare in una casa che risplende al sole e alla luna perché costruita unendo al cemento il vetro delle bottiglie che i turisti hanno abbandonato sulle spiagge e che lui, ogni giorno, raccoglie. Raccoglie e racconta. I suoi sono racconti di speranza per tutti. Intenso, tagliente, ironico e poetico; una storia di resistenza umana, di piccoli e grandi cambiamenti, di consapevolezza e responsabilità. Perché, come spiega lo stesso Petruzzelli “…ascoltare i pensieri del maestro d’ascia vuol dire credere nella memoria, non come atto finale del crepuscolo di una società consumista, razzista e refrattaria all’assunzione di responsabilità, bensì come punto di partenza per nuove e illuminanti prospettive. Avere memoria significa sapere quali passi compiere in futuro”. Le musiche sono di Arvo Part, la voce narrante di Paola Piacentini. Una produzione Centro Teatro Ipotesi.
Domenica 14 febbraio a Stezzano, alle 16.30, all’Auditorium Moscheni della scuola F. Nullo di via Vallini 17, invece, lo spettacolo “L’ultimo albero” è dedicato ai bambini. Narra le vicende di un albero, Piccolo, l’ultimo rimasto dopo l’arrivo delle ruspe in un giardino dove i bambini andavano a giocare a pallone, a costruire nascondigli segreti e tane di rami e foglie: “il bosco delle meraviglie. Sarà Beatrice che accorrerà in aiuto di Piccolo e lo dovrà portare in salvo. La corsa di Beatrice è una sorta di fuga da una città che si allarga inghiottendo periferie e campagne verso un luogo in cui Piccolo possa crescere sano, forte, dare frutti, sognare e parlare con il vento. È la storia di un viaggio alla ricerca di un mondo in cui, tra uomo e natura, l’antico patto di rispetto e amore sia ancora possibile. Un viaggio alla scoperta delle stelle, dei giochi dell’infanzia, un viaggio di speranza verso la vita che continua. Il testo e la regia sono di Aurelia Pini. Sul palco Benedetta Brambilla, Elena Giussani e Clara Terranova. Una produzione Teatro del Buratto.
“Tierra! Nuove rotte per un mondo più umano” è la rassegna che porterà  fino al 28 maggio, nelle biblioteche, nei teatri e nelle piazze dei comuni della provincia bergamasca che fanno capo ai Sistemi Bibliotecari di Dalmine e Ponte San Pietro, incontri con giornalisti, scrittori, studiosi; spettacoli teatrali, anche dedicati ai più piccoli; serate con letture e musiche dal vivo per offrire tra profondità e leggerezza, impegno e divertimento, degli spunti di riflessione, slanci di speranza e fiducia verso un mondo capace di più umanità, pace, dialogo, solidarietà e di maggior rispetto nei confronti dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi.

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