Papa Wojtyla e le lettere alla filosofa. Un’amicizia che era «dono di Dio»

“The Secret Letters of Pope John Paul II” è il documentario della Bbc, televisione pubblica britannica, che rivela attraverso lettere e fotografie la profonda amicizia che San Giovanni Paolo II ebbe con Anna-Teresa Tymieniecka, filosofa americana di origini polacche morta nel 2014. Il rapporto epistolare tra il Papa e la filosofa che durò oltre trent’anni, è testimoniato dal carteggio di circa 350 lettere inedite ritrovato dalla Bbc presso la Biblioteca Nazionale polacca, mai mostrato al pubblico e venduto dalla Tymieniecka nel 2008.

Finora s’ignorava questo legame spirituale di Wojtyla, definito nelle lettere dal Papa come «un dono di Dio», con l’accademica iniziato prima del pontificato, anche se il relatore della causa di beatificazione ha dichiarato di esserne a conoscenza. «Direi che sono stati più che amici ma meno che amanti», ha affermato Edward Stourton curatore del documentario precisando che «non vi è alcun segnale che faccia pensare che il Pontefice abbia violato il voto di castità». Anna-Teresa Tymieniecka era sposata con Hendrik S. Houthakker, professore di economia della Stanford University in seguito divenuto consigliere economico di Wojtyla.

Il legame di una vita ha inizio nel 1973 quando la filosofa contatta dagli Stati Uniti l’allora Arcivescovo e Cardinale di Cracovia Karol Wojtyla per mostrargli il suo ultimo libro. Anna-Teresa Tymieniecka giunge in Polonia, a Cracovia e da allora per dieci anni la donna collabora con lui in vista dell’edizione definitiva di uno dei testi filosofici di Karol Wojtyla, “Persona e atto”, già pubblicato nel 1969 e che viene ripubblicato ampiamente riscritto nel 1982, nell’edizione curata dalla Tymieniecka. Allo stesso tempo inizia tra due personalità fuori dal comune una corrispondenza che via via da formale diventa sempre più amicale, missive quindi «significative e profondamente personali» come scrive nel 1974 Giovanni Paolo II, il quale aveva riletto quattro delle lettere che la donna gli aveva inviato in un mese.

L’emittente britannica (gli autori del documentario hanno visto le lettere del Cardinale Wojtyla e Papa ma non quelle della donna), ha ipotizzato che Tymieniecka avrebbe mostrato i suoi «intensi sentimenti» per il Cardinale Wojtyla che invece avrebbe cercato di dare una direzione culturale e spirituale al loro rapporto. «Mia cara Teresa, ho ricevuto tutte le tue lettere. Tu parli di essere separati, ma non ho trovato risposta a queste parole». Due anni dopo, un’altra lettera: «Già l’anno scorso cercavo un modo per dare un senso alle parole ti appartengo e finalmente, prima di lasciare la Polonia, l’ho trovato: uno scapolare. Rappresenta la dimensione del fatto che ti accetto e ti sento in ogni tipo di situazione, quando sei vicina, quando sei lontana». Il futuro Papa dona alla filosofa uno scapolare della Madonna del Carmine, una striscia di stoffa che viene portata intorno alle spalle, lo stesso Cardinale ne indossava uno dai tempi della prima giovinezza. Nel 1976 Tymieniecka ospita con la sua famiglia Wojtyla quando il Cardinale polacco si reca negli Stati Uniti per una conferenza.

Il 16 ottobre 1978 Wojtyla diventa 264º papa della Chiesa cattolica, primo papa non italiano dopo 455 anni e Giovanni Paolo II così scrive all’amica filosofa: «Ti scrivo dopo l’evento, in modo che la corrispondenza tra di noi possa continuare. Prometto che ricorderò tutto in questa nuova tappa del mio viaggio». Anna-Teresa Tymieniecka in diverse occasioni si reca in Vaticano per visitare il suo amico al quale la lega un rapporto “intimo” ma rispettoso dei rispettivi ruoli. L’ultima volta che Anna e Karol si vedono è il giorno prima della morte del Pontefice avvenuta il 2 aprile 2005. «Wojtyla aveva diverse amiche donne, tra cui la psichiatra di Cracovia Wanda Poltawska. Ma le lettere indirizzate ad Anna Teresa Tymieniecka hanno una intensità emozionale maggiore affrontando a volte il senso del loro rapporto» ha affermato Stourton.

Sono state diffuse fotografie di Karol Wojtyla in tenuta da sci insieme alla Tymieniecka, invitata a una delle sue escursioni in montagna e quelle dell’allora Cardinale di Cracovia in bermuda e t-shirt, durante una gita in campeggio del 1978. Raggiunto telefonicamente dal “Corriere della Sera”, il Cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, che fu segretario di Wojtyla cardinale e Papa lungo tutti gli anni di quella relazione, ha così commentato: «Chi ha vissuto accanto a Giovanni Paolo II sa bene che non c’è spazio per alcuna dietrologia maliziosa. Era libero e trasparente e non ha avuto alcun complesso, perché era un uomo purissimo, capace di rispettare ogni persona e ogni situazione di vita. Questa è l’unica chiave di lettura con cui interpretare tutta la sua vita esemplare e santa».