Mezza Quaresima: la sfilata dei carri per le vie cittadine. Al rogo lo svincolo dell’autostrada

Questo fine settimana torna la tradizionale sfilata di Mezza Quaresima, da 92 anni evento simbolo di Bergamo, promossa dalla storica associazione culturale Ducato di Piazza Pontida. Ogni anno viene affrontato un tema diverso, e così una “bruttura della città”, appesa al collo della “Égia” viene segata e bruciata sul falò al termine della sfilata dei carri di carnevale per le vie cittadine. Al rogo quest’anno il famigerato svincolo dell’autostrada, oggetto di polemiche di lunga data.
La tradizione di bruciare e segare un fantoccio a metà della quaresima ha però radici antichissime, che sembrano risalire fino alla preistoria. Secondo gli studiosi, questa cerimonia era un rituale magico per scacciare la cattiva stagione e invocare l’arrivo della primavera. La “Égia” rappresenta la miseria della stagione passata, la fame, le disgrazie, le malattie, le ingiustizie subite, il rifiuto di un passato negativo, l’augurio di un futuro promettente.
Nei vari paesi in cui la tradizione è presente sono state scelte varie modalità per scacciare le sventure dell’anno passato. Il fuoco e l’acqua sono i metodi più tradizionali ma in Romagna, per esempio, si tiene in diverse città il rito della “segavecia”, che consiste nel portare in piazza una finta vecchia imbottita di fiori secchi e dolci al posto della paglia e segarla in due per farne uscire il contenuto, che viene preso dai presenti (si vede anche all’inizio del film “Amarcord” di Fellini). Anche la data dell’esecuzione può variare dal giovedì di metà Quaresima in Alto Adige alla notte di San Giuseppe in Emilia, ma è sempre prima che arrivi la primavera in tutta l’area di diffusione del rito, che comprende quasi tutta l’Europa, dal Portogallo ai paesi di lingua tedesca e a quelli di cultura slava.
Oggi a Bergamo la manifestazione mantiene un vivace fascino ed è un evento di grande richiamo. Un’atmosfera vivace e giocosa che riesce ad attirare ogni anno circa 60.000 persone. I carri allegorici che provengono da tutta la provincia e la cerimonia del “Rasgamènt de la Égia”, rendono la manifestazione una tessera importante del folclore del territorio e contribuiscono a fare di Bergamo una città in cui anche l’espressione della cultura popolare ha una sua ben precisa collocazione.
L’organizzazione della Sfilata, entrata nel calendario delle manifestazioni popolari della Lombardia nel 1924 (anche se alcune testimonianze sono risalenti al 1800), è da sempre nelle mani del Ducato di Piazza Pontida. Nel corso degli anni poi la festa di piazza che accompagnava questo rituale ha preso sempre più la sua forma definita: da semplice momento di divertimento per stare insieme, è diventata una sfilata di carri allegorici e gruppi danzanti provenienti da tutta Italia per le vie del centro città.
Anche quest’anno saranno presenti tante novità, innanzi tutto il programma si sviluppa in 3 giornate, inoltre l’edizione 2016 dà spazio anche alle tradizioni folcloriche di altre nazioni, con le esibizione dei gruppi folclorici di Malta e Serbia. Fabrizio Cattaneo, Vicepresidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, ha presentato i nuovi partecipanti definendoli: “Gruppi di chiara fama artistica: la Scuola di Belgrado mantiene ancora oggi un elevatissimo standard qualitativo circa lo studio delle danze folcloriche, mediante una scrupolosità di impronta russa. Malta offrirà invece tutto un altro genere di proposta, di natura precipuamente canora, frutto di un mix fra lo stile magrebino e quello dell’Europa Meridionale”.
I carri presenti alla sfilata vengono da Bergamo, Brescia, Lecco, Santhià, Novara, Cremona, Monza Brianza e inoltre, ci sarà la partecipazione straordinaria di diversi figuranti che vengono direttamente dal carnevale di Venezia.
A realizzare il disegno della Ègia da cui si ricava l’effige che viene segata sono stati gli allievi dell’Istituto Fantoni (una collaborazione che dura da quarant’anni) che hanno preparano dei bozzetti dedicati al tema.
Spazio allora all’allegria e alla stravaganza in quella che è una vera e propria festa del folclore.
PROGRAMMA:
Venerdì 4 marzo
In Piazza Vecchia spettacolo folcloristico con i gruppi presenti alla manifestazione.

Sabato 5 marzo
Presentazione della mostra dei bozzetti “Egia 2016”, ideati e creati dagli studenti della scuola d’arte Andrea Fantoni; oltre al tradizionale “Rasgament de la Egia, si terranno la presentazione dei carri che sfileranno alla parata, la recitazione della consueta poesia di “rasgamento” creata per l’occasione dalla poetessa bergamasca Anna Rudelli, e la seconda edizione del fortunato concorso “La Egia pio bela”. La vincitrice della selezione aprirà, insieme al Duca Smiciatöt, la sfilata della domenica pomeriggio.

Domenica 6 marzo
Tre colpi di cannone sparati dalle mura daranno inizio alla sfilata alle ore 15, che si concluderà alle 18.30 in piazza Pontida, con la premiazione dei carri e dei gruppi da parte del Duca Smiciatot e dalla rappresentanza comunale.
In caso di pioggia si daranno immediate comunicazioni delle decisioni prese con pubblicazione sul sito del Ducato, sulla pagina facebook e via E-mail.